Pronto soccorso «rinforzato» con il blocco delle operazioni

Oltre al danno anche la beffa. L'Azienda ospedaliera Moscati di Avellino come rimedio al sovraffollamento del pronto soccorso blocca gli interventi chirurgici programmati....

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Oltre al danno anche la beffa. L'Azienda ospedaliera Moscati di Avellino come rimedio al sovraffollamento del pronto soccorso blocca gli interventi chirurgici programmati. Dunque, da oggi e fino alla fine del mese, le sale operatorie di Contrada Amoretta saranno utilizzate soltanto per le urgenze con buona pace delle lista di attesa i cui tempi, già biblici, si dilateranno ulteriormente. È quanto emerge, quindi, dal provvedimento assunto nella tarda mattinata di ieri dal direttore sanitario Rosario Lanzetta (fresco di proroga: resterà ad Avellino fino ad agosto 2024) che per gestire i flussi in ingresso (fatti di persone che dovrebbero essere curate) non trova di meglio che lo stop alle operazioni, con tante altre persone costrette a prolungare l'attesa. «Il blocco dell'attività chirurgica in elezione (programmata) dal 12 al 31 agosto è stato disposto per avere una maggiore disponibilità di posti letto», è la motivazione del diesse. «L'ordine di servizio spiega ancora Lanzetta è stato recepito dai capidipartimento e ha portato alla copertura di tutti i turni in pronto soccorso almeno fino alla fine del mese da parte di dirigenti medici specializzati in discipline affini e all'avvio dei lavori di ampliamento dell'area dell'emergenza dedicata ai codici rossi».


Insomma, oltre al blocco degli interventi chirurgici, un altro paio di palliativi adottati pure in netto ritardo. Mentre delle soluzioni richieste dalle parti sociali (che hanno scritto anche al Ministero della Salute) e da esponenti politici (alcuni hanno interrogato la Regione) nemmeno l'ombra. Nonostante continui a essere evidente, come denunciato dal Nursind, «la carenza della gestione sotto tutti i punti di vista: dal triage all'osservazione breve intensiva (Obi)». Per colmare queste lacune: «Sarebbe il caso di recepire finalmente le linee guida nazionali per la gestione dei pronto soccorso che risalgono a tre anni fa (conferenza Stato-Regioni del primo agosto 2019, ndr). Ma fino a oggi il Moscati non ha approvato un piano di gestione del sovraffollamento in attuazione di queste linee di indirizzo».
Poi, resta irrisolto, il nodo personale con l'organico dell'emergenza-urgenza sottodimensionato di almeno una ventina di camici. «Le difficoltà interessano i pronto soccorso di tutta Italia e si accentuano sempre nel periodo estivo quando c'è una recrudescenza di tutte quelle patologie di cui sono affette le persone anziane», dice Lanzetta, prima di rivolgersi implicitamente alla Regione per le mancate assunzioni: «I problemi organizzativi delle aziende sono dovuti alla carenza di personale». E poi all'Asl che non assisterebbe le persone a casa loro: «La sanità territoriale è ancora da implementare».

A queste criticità lamentate, Lanzetta aggiunge: «Da una parte i contraccolpi che la pandemia ha provocato per la mancanza di attività di prevenzione e di controlli medici, dall'altra l'eccezionale ondata di calore che si sta registrando dallo scorso luglio». Inoltre, fanno sapere dalla città ospedaliera, le iniziative appena intraprese per tentare di alleggerire il pronto soccorso «sono state condivise da medici e infermieri delle varie unità operative». Eppure gli stessi fino a qualche settimana contestavano un analogo provvedimento coi capidipartimento che avevano messo nero su bianco il proprio disappunto con una lettera, dai toni non proprio concilianti, inviata al direttore generale Renato Pizzuti. All'improvviso è tornato il sereno. Infine, non manca l'annuncio dell'ennesimo intervento di ristrutturazione in un pronto soccorso che però risulta ancora sfornito di un pre-triage riservato ai casi sospetti e conclamati di Covid (il progetto, approvato e finanziato, è finito nel dimenticatoio con una parte dei fondi spesa per altre cose): «La Regione sta attendendo lo sblocco dei fondi per molti dei progetti presentati nell'ambito del Pnrr tra cui anche quello relativo a un significativo allargamento del pronto soccorso del Moscati. L'intervento strutturale che abbiamo previsto, che porterà quasi a raddoppiare gli attuali spazi, darebbe sicuramente modo di riorganizzare percorsi e aree dedicate».
 

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Il Mattino