La Procura ha chiuso le indagini sulle elezioni del 2020

L'inchiesta sui requisiti di 116 votanti

La Procura ha chiuso le indagini sulle elezioni del 2020
Residenze fittizie a Quindici: chiuse le indagini per 15 indagati accusati di falso in atto pubblico. Stando all'ipotesi accusatoria almeno 116 elettori nel settembre del 2020...

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Residenze fittizie a Quindici: chiuse le indagini per 15 indagati accusati di falso in atto pubblico. Stando all'ipotesi accusatoria almeno 116 elettori nel settembre del 2020 votarono per eleggere l'attuale sindaco di Quindici e che non avrebbero avuto diritto a farlo.


A questa conclusione sono giunte le indagini dei carabinieri, coordinate dal pubblico ministero della procura di Avellino, Cecilia De Angelis, su presunte false residenze concesse prima del voto amministrativo al fine di favorire l'elezione di un candidato, piuttosto che dell'altro.

Il pubblico ministero ha firmato la conclusione indagine che è stata notificata a quindici persone, tra queste l'attuale sindaco, Eduardo Rubinaccio. Dall'avviso di conclusione delle indagini emerge che nei confronti degli indagati è ipotizzato il reato di falso in atto pubblico. Hanno ricevuto l'avviso di conclusione delle indagini Ilenia, Ivana e Vittorio Caliendo, Biagio Rubinaccio (24 anni) e Eduardo Rubinaccio (23 anni) accusati di concorso con il primo cittadino Eduardo Rubinaccio (53 anni). Gli altri indagati sono Ramona Fierro, Annunziata Cava, Bogos Vadislav Bogodan, Carmine Capriglione, Walter Fierro, Francesco Ferrante, Antonio Santaniello, Ersilia Santaniello e Concetta Sole.

Le elezioni del 2020 si conclusero con la elezione di Rubinaccio che si impose con un margine di 94 voti sull'altro candidato sindaco, Francesco Grasso: 780 voti contro 686. In particolare le indagini si sono concentrate su sei persone, provenienti dalla provincia di Napoli e dal comune irpino di Forino, la cui residenza a Quindici corrispondeva ad un'abitazione che sarebbe stata nella disponibilità del sindaco Rubinaccio.

Queste stesse persone, alcuni mesi dopo le elezioni, trasferirono la residenza nei rispettivi comuni di provenienza. Stando a quanto si apprende, gli indagati avrebbero commesso - in concorso con gli altri soggetti una serie di falsità negli atti che gli avrebbero permesso di votare alle elezioni comunali, benché chiaramente - non ne avessero diritto. «Eduardo Rubinaccio si dichiara estraneo a qualsiasi contestazione penalmente rilevante», afferma l'avvocato Sabato Graziano, legale di fiducia del sindaco di Quindici.

«Dovremo visionare la corposa documentazione e senza ombra di dubbio, chiederemo di essere ascoltati».


Inizialmente erano indagate 116 persone, mentre l'avviso di conclusione è stato notificato a 15 persone e dunque è possibile che la loro posizione venga archiviata. Gli altri avvocati impegnati nella difesa sono Giancarlo Saveriano e Giuseppe Laudati.
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Il Mattino