«Un grande risultato per i dipendenti Atac, per Iia e per tutti i cittadini di Roma». La sindaca di Roma, Virginia Raggi, affida anche a Twitter la sua soddisfazione...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Sette mesi dopo la sua prima visita alla Iia, in occasione della aggiudicazione di una prima commessa per 227 bus, Virginia Raggi è tornata stamattina in Irpinia per sottolineare quello che definisce «un bel capitolo di una storia industriale italiana fatta bene». «Anche grazie alle nostre commesse - aveva detto in mattinata incontrando l'Ad di Iia, Giovanni De Filippis - questo stabilimento non soltanto ha richiamato tutti i lavoratori che erano in cassa integrazione, ma si appresta a fare nuove assunzioni».
Il comune di Roma investirà 101 milioni per l'acquisto di 322 bus mentre sei saranno acquistati con finanziamenti del Ministero dell'Ambiente. La Raggi, che era accompagnata dall'Au di Atac, Giovanni Mottura, è stata accolta con calore dagli operai con i quali si è intrattenuta sulla necessità di garantire investimenti per il trasporto pubblico locale: «Va detto che il governo ha messo a disposizione i primi 500 milioni nel Decreto Rilancio, ma - ha sottolineato - devono essere garantiti ulteriori finanziamenti a livello nazionale. Dobbiamo riuscire a far ripartire l'Italia e credo che Roma e Iia stiano dando un segnale concreto e positivo di ripartenza». I nuovi autobus hanno già una destinazione: «Come i precedenti 227 - ha detto Virginia Raggi- saranno al servizio dei collegamenti con le periferie per sostenere un territorio in cui il sistema della mobilità è stato sempre sofferente. Un pezzetto alla volta -ha concluso la sindaca- stiamo cambiando la nostra flotta e lo stiamo facendo insieme ad un'azienda italiana che ha ricominciato a produrre. Atac e Iia hanno ripreso a lavorare come si deve: rappresentano una storia italiana che merita di essere raccontata». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino