Raid nel mercatino di Natale: porte d'ingresso forzate con un mestolo

Raid nel mercatino di Natale: porte d'ingresso forzate con un mestolo
Forzano le porte d’ingresso delle casette di Natale per portare via qualche torrone, fichi e dolciumi vari. Magro il bottino...

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Forzano le porte d’ingresso delle casette di Natale per portare via qualche torrone, fichi e dolciumi vari.


Magro il bottino dei malviventi che sono entrati in azione, lungo il Corso Vittorio Emanuele, scassinando perfino le casette del Mercatino di Natale. I ladri hanno portato via merce per poche decine di euro e qualche spicciolo lasciato in cassa in due delle ventitré casette assegnate per le festività natalizie. Il raid è andato in scena, presumibilmente la notte scorsa, o subito dopo il turno dei vigilanti.



Nel mirino dei balordi sono finite le casette assegnate ad Oliviero Torroni e a Biscotti Cilento. Chi è entrato in azione ha utilizzato un mestolo per forzare le porte in legno delle due casette assegnate alle due ditte di dolci. Ma una volta compreso che nelle casse non vi era molto denaro hanno tentato di forzare altre porte – ma con scarso successo - e mandato in frantumi alcune finestre, utilizzando altri attrezzi da cucina sottratti dalle casette violate.

Fortunatamente nelle altre casette i ladri non sono riusciti ad entrare, in quanto i titolari avevano posizionato dei lucchetti. I segni del tentativo di furto, però, sono ben impressi sul legno e sono subito balzati agli occhi dell’esercente facendo scattare l’allarme e richiedendo l’intervento dei carabinieri del comando di via Brigata.



I commercianti che anche quest’anno hanno deciso di investire nel Mercatino di Natale, divenuto una consuetudine lungo il corso Vittorio Emanuele inaugurato tra mille polemiche, sostengono anche di aver pagato la vigilanza privata per evitare questi spiacevoli episodi e metter al sicuro la merce esposta.



Intanto l’istituto di sicurezza ha dichiarato di non aver notato nulla di anomalo almeno fino alle 7 di ieri mattina. Dunque, stando ad una prima ricostruzione i balordi avrebbero agito di mattina presto, ugualmente indisturbati. Ma queste ultime sono circostanze che attendono conferme da parte degli inquirenti anche con l’ausilio delle immagini delle telecamere di videosorveglianza posizionate in zona per chiudere il cerchio attorno ai responsabili.

Intanto la rabbia dei commercianti è incontenibile, soprattutto dopo le polemiche dei giorni scorsi sulla scarsa igiene e sui controlli serrati ai quali sono stati sottoposti i commercianti delle casette.



«Chiediamo più controlli» è quanto gridano a voce alta gli esercenti che l’altro ieri avevano incontrato il comandante dei vigili urbani per stilare un piano di vigilanza e un vademecum sull’igiene.

«Siamo arrabbiati perché abbiamo sostenuto delle spese considerevoli – continua il titolare derubato – anche per la vigilanza e nonostante tutto abbiamo subito dei furti a pochi giorni dall’inaugurazione». Stando ad primi accertamenti effettuati dai militari dell’Arma, coordinati dal colonello Francesco Merone, sarebbero almeno tre i balordi che hanno messo a segno il raid in danno del Mercatino di Natale di Avellino, inaugurato sabato scorso, dove ha pesato l’assenza del sindaco Paolo Foti. Intanto continuano le indagini dei militari dell’Arma che hanno ascoltato i titolari derubati, oltre ad effettuare i primi rilievi.



Non si esclude per le modalità con le quali è stato messo a segno il colpo, si tratti di ladri inesperti. Tra le possibili piste maggiormente accreditata dagli inquirenti vi sarebbero quella della provocazione e di una bravata. Intanto si riaccendono le polemiche sulla sicurezza in città alla luce dell’ennesimo furto. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino