Regionali in Campania, Renzi scommette su De Luca: «Con lui collaboro da sempre»

Regionali in Campania, Renzi scommette su De Luca: «Con lui collaboro da sempre»
Inviato ad Avella «Un grande piano per il lavoro nel Mezzogiorno, non possiamo più accettare un livello di disoccupazione di questo genere». Matteo Renzi ad...

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Inviato ad Avella

«Un grande piano per il lavoro nel Mezzogiorno, non possiamo più accettare un livello di disoccupazione di questo genere». Matteo Renzi ad Avella chiude il tour campano per la presentazione del suo libro «La mossa del cavallo», riconferma il sostegno a De Luca e per una volta dà ragione a De Mita, nuovamente suo alleato: «Sul referendum ha avuto lui la meglio».


Poi il tema dell'emergenza, quella giudiziaria e quella sanitaria. «La Campania ha gestito l'emergenza coronavirus meglio del nord ora la vera sfida è quella dell'occupazione. Nel momento difficile c'erano 4000 mila in terapia intensiva e oggi sono 40. Ma ci sono 600 mila che hanno perso il posto di lavoro. Circa le inchieste, vanno sempre rispettate, sia che riguardino gli amici che riguardino gli avversari. Ma invece che commentarle sulla base di spezzoni che vengono pubblicati qua e la, bisognerebbe imparare ad aspettare le sentenze della Cassazione».
E' l'analisi sulla giustizia quella che ripete da sempre Renzi: «E' un Paese civile quello che non fa sentenze per partito preso ma aspetta la fine del percorso. Vale per la Campania e per la Lombardia. Dovunque ci sono inchieste per l'emergenza coronavirus».

Ma appare la ripresa l'argomento che più appassiona l'ex premier: «C'è un'altra emergenza però: come fare per superare questa fase recuperando posti di lavoro. Tutto il resto serve soltanto ad alimentare il chiacchiericcio».
Lanalisi è presto fatta: «Stiamo rischiando l'osso del collo sul lavoro, qui abbiamo gestito bene l'emergenza ma ci sono zone della Campania dove vanno recuperati i livelli minimi del lavoro. Bisogna ripartire dallo sblocco dei cantieri. E' la cosa più semplice ma qui la burocrazia è arzigogolata. Le grandi reti infrastrutturali come la Napoli-Bari sono essenziali per l'Irpinia, la ferrovia serve e mantenere le grandi imprese qui. Ma è necessaria anche una grande infrastruttura digitale. In Campania bisogna investire per far crescere il turismo. Infine c'è il tema delle aree interne, bisogna superare la contraddizione di un sud che sforna capitale umano che se ne va al Nord o all'estero».
La ricetta sta tutta nelle opere pubbliche. «Pochi passi: per primo sbloccherei i cantieri, il secondo passo è la decontribuzione. Significa dare i soldi non più per lasciare le persone in cassa integrazione ma per agevolare coloro che vogliono riportare la gente a lavorare. E si tratta di un concetto che era alla base del jobs act».
Con il ministro Bonetti al fianco spiega che sul breve periodo bisogna rilanciare le politiche del lavoro e sul lungo periodo le politiche per la famiglia.

Circa la questione delle scuole, Renzi dice che si è perso del tempo prezioso. «Il 14 settembre si rientra ed è assurdo che un Paese possa ripartire senza che ripartano le scuole».

Spiega anche la questione delle alleanze, non si scandalizza che ritrova in coalizione De Mita («Sul referendum ebbe ragione lui», dice con una smorfia). «In Campania era scontata la scelta di De Luca. In alcune regioni siamo con il centro sinistra, in altre no. In Puglia con un populista come Emiliano non possiamo starci, ma anche in Liguria dove il centrosinistra candida un giornalista del Fatto Quotidiano siamo alla negazione dei valori che noi esprimiamo», dice.

E se Salvini lo attacca: guidi un Partito fantasma? «Salvini i fantasmi li ha visti al Papeete, e io non gli ho fatto la mossa del cavallo, è lui che ha fatto la mossa del ciuco». Ma è stata anche la giornata di febbrili incontri sotto la regia di Beniamino Palmieri, il coordinatore provinciale di Italia Viva. Alaia annuncia che sabato sarà completato il quadro delle candidature. «Guardiamo ad un equilibrata composizione su tutta la provincia», spiega. Al momento alla candidatura dell'uscente si affianca quella di Stefania Siano di Montoro. Si sono visti diversi sindaci del territorio alla serata al teatro romano di Avella. I sindaci del territorio (poi a cena al Fusaro). Il sindaco di Mugnano, Alessandro Napolitano, quello di Domicella Antonio Corbisiero, Trisia Lepore, sindaco di Lapio, Marco Santo Alaia, sindaco di Sperone; dalla Valle Ufita Giovanni Ianniciello e Marisa Graziano.


Aiala si spinge a prevedere per Italia Viva il secondo posto come risultato nella coalizione, sul piano regionale e provinciale. Sull'inchiesta napoletana Alaia esprime solidarietà: «Mi auguro che la magistratura chiarisca subito la questione, l'inchiesta tuttavia non influirà sul risultato. I cittadini conoscono la determinazione e la serietà di De Luca». Alla presentazione del libro di Renzi i parlamentari Vitiello, Migliore e il vice presidente della Camera Ettore Rosato. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino