Rems Avellino, operatrice sanitaria aggredita dal paziente a cui era stato effettuato un Tso

La denuncia della Cisl Fp Funzione Pubblica Irpinia-Sannio

Massimo Imparato
Un’operatrice sanitaria con una prognosi di cinque giorni e la richiesta di un incontro urgente andata deserta. Al Rems di Avellino si ripetono scene già viste...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Un’operatrice sanitaria con una prognosi di cinque giorni e la richiesta di un incontro urgente andata deserta. Al Rems di Avellino si ripetono scene già viste esattamente un mese fa. Quando, a seguito di alcune aggressioni come quella avvenuta la scorsa notte ai danni una operatrice da parte di un paziente a cui era stato effettuato un Tso, la Cisl Fp Funzione Pubblica Irpinia-Sannio, aveva chiesto con somma urgenza una riunione per discutere sul rafforzamento delle misure di protezione a favore del personale, dell’ampliamento della dotazione organica e di come migliorare la qualità del lavoro. Ma dal management dell’Asl, il direttore generale Mario Ferrante e alla direttrice sanitaria Maria Concetta Conte, nessuna risposta. 

«È trascorso esattamente un mese dalle ultime aggressione e nella Residenza per la Esecuzione delle Misure di Sicurezza di San Nicola Baronia ad Avellino e siamo esattamente punto e a capo». Massimo Imparato coordinatore sanità pubblica privata e terzo settore Cisl Funzione Pubblica Irpinia Sannio non ci sta all’ennesimo annuncio di solidarietà da parte dei dirigenti e chiede chiarezza. «Non si può pensare di pronunciare solo parole di circostanza nei confronti dei dipendenti che ogni giorno affrontano problemi e disagi di uno dei lavori più delicati che ci siano in ambito sanitario - spiega Imparato - adesso non possiamo aspettare, pretendiamo chiarezza da parte del management dell’azienda sanitaria con l’apertura immediata di un tavolo di confronto oppure saremo costretti ad intraprendere una serie di iniziative di protesta». 

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino