Settimana corta a scuola il Comune stringe i tempi «Siamo pronti a partire»

Settimana corta a scuola il Comune stringe i tempi «Siamo pronti a partire»
Piazza del Popolo stringe per l'organizzazione della settimana corta in classe. Il Comune ha chiamato ufficialmente i dirigenti scolastici al summit decisivo per l'avvio...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Piazza del Popolo stringe per l'organizzazione della settimana corta in classe. Il Comune ha chiamato ufficialmente i dirigenti scolastici al summit decisivo per l'avvio del nuovo corso nei plessi della città.


D'intesa con la Provincia, l'assessore all'Istruzione di Palazzo di Città, Giuseppe Giacobbe, ha fissato il tavolo della verità per martedì prossimo, alle 17. Ci saranno i presidi delle scuole primarie di Avellino, quelli della secondaria dell'intera provincia, l'Air, la Prefettura e il Provveditorato. Visto il numero dei partecipanti, la riunione si terrà a Palazzo Caracciolo, nella Sala Grasso. Il Comune è pronto a fare sul serio. L'ente, che per primo aveva lanciato la proposta con una missiva dettagliata, non ha più alcun tipo di dubbio per le elementari e le medie di sua competenza: «Noi siamo intenzionati a partire subito con il nuovo sistema. In questi giorni ricorda Giacobbe gli organi collegiali delle scuole si sono riuniti ed hanno assunto le loro decisioni. In riunione tireremo le somme. Ma, in linea generale, la gran parte dei dirigenti e dei docenti si erano espressi favorevolmente alla settimana corta. Ritengo continua che in presenza di un'alta percentuale di adesioni, magari dell'ottanta per cento, si potrà cominciare senza problemi, e gli altri poi potranno adeguarsi».


Chi ha raccolto feedback favorevoli si sta già organizzando con i nuovi orari. Né sussiste, per le scuole medie ed elementari della città, il problema di dover rivedere anche il piano dei trasporti pubblici gestiti dall'Air. Ed è una buona notizia, perché i tempi sono davvero stretti. «A noi manca solo l'ok ufficiale e delle scuole - continua l'assessore - I trasporti non ci preoccupano, fermo restando chiarisce - che la nostra è stata una proposta e che non intendiamo imporre nulla».


Una proposta, però, che altrove già viene attuata. E che, sull'onda lunga dell'allarme energetico internazionale, che tiene in fibrillazione tutto lo Stivale, si sta dimostrando via via necessaria. Non tenerne conto porrebbe la città in una condizione quasi antistorica. Alla base della proposta che Piazza del Popolo ha condiviso subito con Palazzo Caracciolo, infatti, c'è proprio il tema dei risparmi economici che l'eliminazione delle lezioni del sabato ovviamente a saldo invariato rispetto alle ore di lezione dei ragazzi potrebbe determinare: gas, corrente, bollette varie.
Ma, nel caso del capoluogo, è stata evidenziata anche la possibilità di incidere positivamente sul tema delle emissioni da smog nell'atmosfera, che quest'anno sono in diminuzione ma che nell'ultimo decennio hanno visto Avellino in cima alle classifiche dei peggiori. E poi la possibilità di dare più tempo libero agli studenti, almeno in termini di giorni, per le ulteriori attività o per lo svago. Una battaglia, quella in corso, che il sindaco Gianluca Festa porta avanti da tempo e della quale ha rivendicato la paternità. Ma che vede anche diversi genitori contrari, e sono essenzialmente quelli che di sabato lavorano.


Ma se per la città il contesto appare più semplice, qualche difficoltà in più la si riscontra calando il progetto sulle scuole superiori. Qui il raggio si allarga all'intera Irpinia. E Giacobbe non lo nasconde: «Il tema dei trasporti è certamente più importante per gli alunni delle scuole di secondo grado. Inoltre, in questo caso, la questione riguarda i plessi dell'intera provincia».


Difficoltà organizzative che toccherà, ove possibile, risolvere all'ente di Piazza Libertà, presieduto da Rino Buonopane. Favorevole alla settimana corta sin dall'inizio del ragionamento, dovrà operare certamente una sintesi più complicata. In questo caso ipotizza ancora l'assessore comunale all'Istruzione «alcune scuole potrebbero anche partire con qualche settimana di ritardo». Chiaramente, andranno sentiti anche i sindacati, che sul punto sono rimasti tiepidi. Verosimilmente, se dal confronto emergerà un orientamento ampiamente favorevole, il 15 si potrà cominciare già con il nuovo sistema. Diversamente, si potrebbe partire a macchia di leopardo per provare ad accrescere le adesioni in corso d'opera o entrare a regime l'anno prossimo.

 

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino