Stipendi doppi all'Asl di Avellino, business nero da 8 milioni di euro

Stipendi doppi all'Asl di Avellino, business nero da 8 milioni di euro
Sarebbero almeno 8 i medici afferenti all'Asl di Avellino coinvolti nell'inchiesta coordinata dalla Procura - e condotta dalla Guardia di finanza - su una presunta...

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Sarebbero almeno 8 i medici afferenti all'Asl di Avellino coinvolti nell'inchiesta coordinata dalla Procura - e condotta dalla Guardia di finanza - su una presunta alterazione delle certificazioni di pagamento per ottenere compensi maggiorati, in alcuni casi raddoppiati.


Il danno erariale ammonterebbe a circa 2 milioni di euro e scaturirebbe da una serie di artifici contabili messi in atto dai dipendenti infedeli: tra loro ci sarebbero medici di base, guardie mediche e specialisti ambulatoriali. L'Azienda sanitaria, che per oltre un anno avrebbe tenuto sotto controllo le anomalie, ha avviato un'indagine interna. Complesso, ma se confermato dagli inquirenti molto efficace, uno dei probabili meccanismi per truffare le casse dell'Azienda: importi gonfiati che sarebbero stati accreditati ad alcune unità, alle quali però sarebbe stata poi corrisposta effettivamente una somma inferiore. La differenza sarebbe stata quindi accantonata per essere «diversamente orientata», ovvero erogata a favore dei presunti medici infedeli. Possibile anche una distribuzione errata dei pagamenti in modo da far risultare corretto il totale mensile erogato, ma non ripartito nel modo giusto. Meno plausibile l'ipotesi di un'alterazione del monte ore, in quanto, se a essere coinvolti fossero medici di base, guardie mediche e specialisti ambulatoriali per i primi lo stipendio è determinato dalle quote pazienti, per gli altri dalle ore lavorate, assegnate e protocollate nel registro presenze.
 
Al momento, sulle indagini vige il massimo riserbo: le Fiamme Gialle sono intervenute a via Degli Imbimbo a ridosso delle festività natalizie - su segnalazione della Direzione generale dell'Asl - per acquisire la documentazione contabile e dai controlli, ancora in corso, starebbero emergendo le presunte irregolarità. Nessuno, però, è stato ancora iscritto nel registro degli indagati. Il caso è esploso l'altro giorno, quando il governatore Vincenzo De Luca, intervenendo a un incontro pubblico presso il «Ruggi» di Salerno, ha dichiarato: «All'Asl di Avellino qualcuno si paga il doppio stipendio con certificazioni false, so bene quello che abbiamo trovato. Sono decenni di abbandono, di sciatteria, di porcheria».

Sceglie il profilo basso il direttore generale dell'Asl, Maria Morgante, confermando soltanto che «l'indagine ha avuto inizio, da tempo, proprio a seguito di una segnalazione di questa Direzione strategica alla Procura della Repubblica di Avellino. Nel contempo questa Direzione ha garantito e continua a garantire la massima collaborazione alle indagini della Guardia di finanza tuttora in corso, nel dovuto riserbo, nell'attesa che la magistratura faccia chiarezza sulla vicenda. Parallelamente è stata attivata indagine interna al fine di verificare eventuali responsabilità».


Confida nel fatto che non siano accertati reati, ma in caso contrario annuncia provvedimenti severi il presidente provinciale dell'Ordine dei medici Francesco Sellitto: «Fa specie che nell'inchiesta possano essere coinvolti dei medici, siano essi di famiglia, di continuità assistenziale o specialisti: per deontologia non dovremmo mai incorrere in tali circostanze. In mancanza di notizie di reato - prosegue Sellitto - e quindi in attesa degli sviluppi giudiziari non posso che confermare la massima fiducia nell'operato di tutti i colleghi della provincia di Avellino. Tuttavia, semmai fossero accertati reati tanto gravi prenderemo immediatamente i provvedimenti previsti dal nostro statuto con l'attivazione di una commissione disciplinare che avrà il compito di valutare ogni caso. In queste circostanze conclude il presidente - non è prevista la radiazione, ma la sospensione dall'Albo». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino