Al Teatro comunale Alfredo Sardone la prima edizione «Pagine di Passione»

«Il premio nasce per ricordare Giovanni Verga che ad Altavilla Irpina ha ambientato il suo romanzo «Il marito di Elena»

Locandina Pagine di Passione
In occasione delle celebrazioni per ilcentenario della morte di Giovanni Verga, Il Comune di Altavilla Irpina bandisce la Prima edizione del Premio letterario «Pagine di...

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In occasione delle celebrazioni per ilcentenario della morte di Giovanni Verga, Il Comune di Altavilla Irpina bandisce la Prima edizione del Premio letterario «Pagine di Passione», ideato in collaborazione con l’agente letterario Marco Garavaglia e la giornalista Gea Finelli.

«Il premio nasce per ricordare Giovanni Verga che ad Altavilla Irpina ha ambientato il suo romanzo «Il marito di Elena», e per raccontare l'universo delle passioni attraverso la narrazione» – spiega il sindaco di Altavilla, Mario Vanni. «Opera nodale tra i Malavoglia e Mastro don Gesualdo, «Il marito di Elena» indaga il multiforme volto delle passioni che attanagliano il nostro tempo: il ruolo della famiglia, le differenze sociali e la violenza contro le donne” - continua. «La cultura rappresenta un volano per lo sviluppo del Paese e la tela per disegnare l'identità del nostro borgo e traghettarlo verso il futuro.» L’obiettivo del Premio è quello di valorizzare opere che contribuiscono a raccontare l’universo delle passioni umane,della felicità e l’infelicità domestica, dei sogni nutriti e poi infranti,attraverso la narrazione di storie emblematiche e significative.

«A ridosso della giornata contro la violenza sulle donne e i femminicidi, questo tema sembra quanto mai attuale.» – ricorda Gea Finelli. «Intendiamo valorizzare e dare un riconoscimento a quelle scrittrici ea quegli scrittori contemporanei che contribuiscono ad esplorare, attraverso la scrittura e il racconto, l’immenso e delicato tema dei rapporti umani», continua. «Perché scrivere in qualche modo e raccontare realizza anche il sogno di ogni uomo e ogni donna, che è quello di vincere, usando l’innocua ma raffinata potenza delle parole, l’inguaribile guerra contro i gesti d’odio, la violenza nascosta talvolta nei silenzi.»

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Il Mattino