Da una parte, la storica liberazione di Piazza Kennedy dai bus dell'Air; dall'altra, una guerra senza quartiere in Consiglio comunale contro le modalità con cui...
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Restano troppi interrogativi economici e organizzativi: «La convivenza mercato-terminal creerà numerosi disservizi. spiega - Economicamente, poi, serviranno molti soldi per risistemare Campo Genova e almeno 5.000 euro al mese per afittare l'area ex «Cecchini», in cui trasferire la nuova isola ecologica». Alla fine, «saremo vicini a mezzo milione di euro». «A pagare le spese del capriccio del sindaco saranno soprattutto gli utenti attacca - mentre gli avellinesi avranno una città più caotica. Sarà un terno al lotto capire come e dove prendere un bus e anche i commercianti rischiano di andarci di mezzo».
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Già manager dell'Air, oggi capogruppo di «La Svolta» in Consiglio comunale, Dino Preziosi è durissimo: «Prevedo un disastro a partire da lunedì. Mi auguro solo che la agente non vada in massa a protestare in Comune». Il consigliere di opposizione si concentra prima di tutto sull'utenza: «I clienti vengono trattati come merce. Mettere insieme il mercato e gli autobus, creare punti di riferimento diversi e più capolinea sottolinea - disorienterà tutti». Oltre tutto, secondo Preziosi, si creerà un ulteriore effetto negativo: «Alla enorme riduzione dei titoli di viaggio seguirà un ricorso maggiore alle automobili. prevede - Ma in questa città non fa scalpore niente». L'esempio sarebbe rappresentato da quel che accade già oggi al mini terminal di via Fariello: «Basta recarsi lì, è sufficiente ascoltare cosa pensa la gente dell'assenza dei servizi. Roba da scappar via».
L'opposizione, insomma, parla ad una sola voce. Per rendere plasticamente la frammentazione che oggi prende forma, il capogruppo di «AvellinoPiù», Francesco Iandolo, ha realizzato una cartina. Effettivamente la questione sembra tragicomica. «Siamo convinti che rivedere lo stazionamento dei bus sia fondamentale afferma - Così come occorre immaginare i trasporti urbani necessari a collegare i bus con tutta la città e un rinnovato impegno sul trasporto su rotaia. Tuttavia facciamo ancora fatica a capire la ragione per cui per 21 giorni si stravolge il servizio di trasporto pubblico locale. Una rivoluzione a tempo e improvvisata - sentenzia - che non si fa carico di una visione strategica complessiva che trasformi in meglio un sistema di trasporto pubblico disastrato. Si sposta il terminal per realizzare il villaggio di Natale».
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Drastico, infine, pure il capogruppo di «SiPuò», Amalio Santoro «Si parte da un pezzo di verità, che è la necessità di spostare i mezzi da piazza Kennedy, e ci si perde nel grande imbroglio degli annunci di Festa. La città che si appresta a un grande caos». Per Santoro «è folle» l'idea di sistemare i bus su via De Gasperi quando c'è il mercato, in un «circolo vizioso alimentato dell'ipotesi di portarlo poi a Campo Genova». Qui dice - «si creeranno ulteriori problemi sul traffico, considerata anche la presenza dell'ospedale», senza scordare che l'area «va prima bonificata». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino