Un piano di rientro decennale per salvare la Solofra Servizi

La società interamente pubblica candidata dal Comune di Solofra alla salvaguardia del servizio idrico integrato.

Solofra
Nella sede municipale di Palazzo Orsini si lavora al piano di rientro della Solofra Servizi. La società interamente pubblica candidata dal Comune di Solofra alla...

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Nella sede municipale di Palazzo Orsini si lavora al piano di rientro della Solofra Servizi. La società interamente pubblica candidata dal Comune di Solofra alla salvaguardia del servizio idrico integrato.

Tre mesi, al massimo, è il tempo concesso in proroga dal tribunale per la presentazione del prospetto finanziario di recupero dal debito di oltre 2 milioni di euro.

Tempo utile per ottenere l'omologazione dell'istanza che la società Solofra Servizi ha presentato come concordato in continuità. Nel piano di rientro, il Comune di Solofra assicura dal 2025 un contributo, ripartito nell'arco di tre anni, per un totale di circa 450mila euro che dovrebbe risanare una parte dei costi accumulati per l’energia elettrica. Ed è proprio questa casella a pesare sulla società per il 70% dei costi per il funzionamento dei pozzi. Pertanto si è al lavoro per realizzare un sistema fotovoltaico per fornire energia ai pozzi e ridurre il costo energetico nei prossimi anni. Il piano di risanamento dovrebbe durare una decina di anni. Prevista, poi, sia la riduzione del personale sia degli orari di lavoro con una trattativa già in corso tra società e sindacati.

Inoltre, nei prossimi giorni il sindaco di Solofra Nicola Moretti procederà all'attesa firma della convenzione tra Comune e Solofra Servizi alla quale viene affidata sia la gestione dell’acqua sia della rete fognaria. Mentre sulla depurazione si lavora su una società pubblica e privata per la gestione dell'impianto di depurazione, attualmente di proprietà della Regione con l'Ente idrico campano (Eic) intenzionata a cederlo.

L'amministrazione Moretti punta su questo aspetto per affidare la gestione del depuratore a una società mista tra parte pubblica (Comune) e privata (consorzio imprenditori). Su questo aspetto la società papabile a tale gestione potrebbe essere rappresentata dal Codiso che si compone dal 51% Comune e dal 49% Codeso (consorzio Solofra depurazione con circa 50 aziende). Proposta, che sarà presentata in una riunione in Regione con la presenza dell'Eic, delegazione amministrativa e imprenditoriale per ottenere il consenso. Sull'iter in corso e per le varie evoluzioni il sindaco Moretti ha annunciato di convocare un consiglio monotematico sulla per consentire anche alle opposizioni consiliari di aprire un dibattito.

 

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Il Mattino