Una lectio magistralis e una mostra per celebrare De Sanctis

‘’Atomi erranti. Francesco De Sanctis e la cultura della modernità Manoscritti, libri e opuscoli desanctisiani della Biblioteca provinciale “Scipione e Giulio Capone” .

La statua di De Sanctis nel suo paese natale
Dal 10 novembre al 31 agosto 2024, Atomi erranti. Francesco De Sanctis e la cultura della modernità Manoscritti, libri e opuscoli desanctisiani della Biblioteca provinciale...

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Dal 10 novembre al 31 agosto 2024, Atomi erranti. Francesco De Sanctis e la cultura della modernità Manoscritti, libri e opuscoli desanctisiani della Biblioteca provinciale “Scipione e Giulio Capone” . Ideatore e Curatore scientifico della mostra è il Antonio Toni Iermano, ordinario di Letteratura italiana e Presidente dei corsi di laurea in Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Cassino e del Lazio meridionale. I suoi fondamentali e noti studi sull’opera critica e il pensiero politico-filosofico del De Sanctis “uomo militante” sono considerati sul piano nazionale ed internazionale tra i più innovativi degli ultimi decenni.

L’iniziativa, alla cui impegnativa realizzazione ha collaborato un operoso gruppo di lavoro creato all’interno della “Capone”, nasce dall’idea di valorizzare ulteriormente e secondo nuovi criteri interpretativi i preziosi manoscritti di Francesco De Sanctis, conservati nell’omonimo fondo dal lontano 1917, anno del centenario della nascita del maestro di Morra Irpino oggi Morra De Sanctis. Tra i manoscritti esposti si potranno ammirare i discorsi della mitica Scuola di Vico Bisi (1839-1848), la lettera di licenziamento dal Real Collegio militare di Napoli per la partecipazione del Professore ai moti rivoluzionari del 1848, la traduzione dal tedesco delle prime scene della seconda parte del Faust di Goethe realizzata da De Sanctis negli anni della detenzione in un’umida cella della fortezza di Castel dell’Ovo (1850-1853), gli autografi di alcuni dei celebri saggi dedicati al Leopardi, parte dell’Epistolario, la prefazione alle Ricordanze della mia vita di Luigi Settembrini (1879) e ultimo ma non ultimo il manoscritto autografo dei quattordici articoli che compongono Un viaggio elettorale. Racconto (1875), un grande classico della letteratura meridionalistica, ancora oggi affascinante documento per lo studio delle classi dirigenti del Mezzogiorno moderno e contemporaneo.

Un razionale catalogo di prime edizioni, di fotografie dell’epoca, di rarissimi estratti e opuscoli della Raccolta De Sanctis, di giornali quali L’Italia, diretto da De Sanctis dal 1863 al 1867, e La Libertà, arricchisce una mostra documentaria innovativa, di altissimo profilo scientifico e didattico che certamente sollecita in chi la visita il Senso della Curiosità. Inoltre una folta scelta di pensieri e riflessioni del De Sanctis distribuite lungo il percorso accompagnerà i visitatori nelle sale e nella galleria espositiva. Al punto che al termine del viaggio si avrà la sensazione di essere stati guidati personalmente dal Maestro nella visione di manoscritti autografi e libri.

La mostra ha l’obiettivo di essere una rappresentazione non celebrativa, ma del tutto coerente con la intelligenza critica del De Sanctis, maestro della Misura del Limite e insofferente alla retorica delle ricorrenze, per conoscere e ridiscutere criticamente, nel centoquarantesimo anno della morte, avvenuta a Napoli il 29 dicembre 1883, il pensiero di uno dei grandi intellettuali europei della modernità. In occasione dell’apertura della Mostra documentaria, venerdì 10 novembre 2023 ore 17.30, si terrà la lezione inaugurale del prof. Antonio Toni Iermano, ordinario di Letteratura italiana all’Università degli Studi di Cassino e del Lazio meridionale, sul tema “Un passato da combattere, un avvenire da conquistare”. Il riformatore De Sanctis e la nuova letteratura.

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Il Mattino