Vaccini per pochi prenotazioni nel caos, l'Asl di Avellino finisce ancora sotto tiro

Vaccini per pochi prenotazioni nel caos, l'Asl di Avellino finisce ancora sotto tiro
Così non va. Messi da parte gli Open Day, nel primo giorno di ingresso su prenotazione è ancora polemica sull'organizzazione dei centri vaccinali anticovid...

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Così non va. Messi da parte gli Open Day, nel primo giorno di ingresso su prenotazione è ancora polemica sull'organizzazione dei centri vaccinali anticovid dell'Asl di Avellino.

La piattaforma Soresa (dove bisogna registrarsi) risulta spesso inaccessibile, i posti a disposizione (ogni giorno) sono pochi rispetto alle richieste (con cittadini costretti a spostarsi per chilometri pur di fare il vaccino), le strutture si dimostrano inadeguate ad accogliere gli utenti (tra queste, il PalaDelMauro di Avellino). E i carabinieri, dopo le numerose chiamate degli utenti, ieri hanno ascoltato i responsabili dei centri vaccinali per approfondire le eventuali falle nelle procedure, come disposto dal procuratore Airoma.

La vicenda intanto arriva in consiglio regionale da più fronti. In primis con un'interrogazione al prossimo Question Time (in programma domani) presentata dall'esponente del Movimento 5 Stelle, Vincenzo Ciampi, per chiedere l'immediata riapertura di tutti e 22 i centri vaccinali della provincia (attualmente ne sono aperti una decina al giorno, a rotazione).

«L'Irpinia dice Ciampi continua ad essere figlia di un dio minore, dei 22 punti vaccinali aperti durante la prima fase della campagna vaccinale, ben 12 sono stati dismessi, al momento sono operativi solo quelli nei comuni maggiori della provincia e a orario ridotto. Chiederò l'apertura immediata di tutti i punti vaccinali disponibili in analogia con quanto avvenuto nella prima fase della campagna vaccinale, utilizzando il personale necessario già impegnato nei mesi scorsi. Chiederò, dunque, che siano spiegate le cause di questo ridimensionamento». A rendere la situazione ancora più inaccettabile, ci sono diversi elementi: «I contratti del personale assunto per i centri vaccinali a tempo determinato, scaduti ad ottobre, non sono stati più rinnovati. Intanto l'Asl invece di riaprire i centri ha imposto dal 30 novembre la prenotazione delle prime e terze dosi fino ad esaurimento delle dosi disponibili, mentre il personale della scuola e le altre categorie esposte sono convocate secondo calendario. È corretto che i lavoratori più esposti siano vaccinati senza impedimenti, ma è altresì indispensabile che siano comunque garantite le prestazioni a tutti i cittadini».

In serata poi la manager Asl Morgante subisce persino l'attacco del presidente della commissione sanità, il renziano Enzo Alaia: «Nella fase più cruciale della campagna vaccinale, la direzione generale dell'Asl di Avellino sta dimostrando approssimazione, disorganizzazione e inadeguatezza, lasciando nel caos migliaia di cittadini che, opportunamente sollecitati dalle Autorità sanitarie, chiedono di poter ricevere la terza dose del siero anti covid - scrive in una lettera al governatore De Luca - Nelle prossime ore convocherò una seduta della Commissione Sanità ponendo all'ordine del giorno il caso Avellino».

Al fianco dei cittadini della Valle del Sabato si schiera poi il senatore della Lega Ugo Grassi: «Migliaia di persone, nei paesi limitrofi ad Atripalda, sono lasciate sole senza riferimenti informativi e strutturali. Le autorità preposte dell'Asl di Avellino si trincerano dietro un generico mancanza di personale. Temo prosegue Grassi un forte impatto sociale negativo che rischia di penalizzare un patrimonio di sensibilizzazione di grande valore». La Lega assicura il senatore «si farà carico di questo disagio, attivando tutti i canali comunicativi e non per sensibilizzare le autorità preposte a risolvere questo grave problema». 

Sul piede di guerra anche le parti sociali. Licia Morsa e Pietro De Ciuceis, rispettivamente segretario generale e segretario provinciale della Fp Cgil di Avellino, accusano: «C'è una disorganizzazione totale. Morgante chiarisca». Quindi aggiungono: «Quando pensiamo alla scarsa capacità dell'Asl di Avellino di organizzare in maniera civile la somministrazione dei vaccini, non possiamo non pensare a una manifesta inferiorità».

Dopo giorni di caos in quasi tutti gli hub irpini, da ieri, come detto, si accede alla vaccinazione solo su prenotazione tramite il sito Soresa: «Peccato che si possa prenotare solo presso i centri di Ariano, Cervinara, Grottaminarda e Sant'Angelo. Inoltre, alcuni utenti hanno un blocco informatico che impedisce loro la prenotazione. Da giorni le imprese della nostra azienda territoriale sono oggetto di proteste dei cittadini: veri e propri episodi tragicomici che ci consegnano una realtà molto preoccupante». Il riferimento è anche pensare all'episodio della cittadina che si è fatta carico di risolvere il problema dell'ordine d'ingresso presso l'hub di Avellino: «Il tutto, proprio mentre la nuova ondata del Covid e la necessità del super green pass potrebbero danneggiare ulteriormente una fetta di popolazione irpina».

Di qui, l'appello dei sindacalisti al governatore: «La nostra speranza è che la Regione venga in soccorso, ma questa volta facendolo davvero. È il momento di capire se lo scopo dell'Asl di Avellino sia semplicemente quello di passacarte o, invece, quello di curare i cittadini. Come sempre, chiediamo a tutti i protagonisti di tali vicende di far valere le proprie prerogative».

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Il Mattino