Vallo di Lauro: accorpati 12 istituti scolastici in 7 Comuni

Sono scuole dell'infanzia, elementari e medie, tutte affidate a una sola dirigente

La scuola di Lauro
Con l'accorpamento del "Nicola Pecorelli" all'Istituto comprensivo "Benedetto Croce", nel Vallo di Lauro si uniscono sotto la stessa presidenza tutte...

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Con l'accorpamento del "Nicola Pecorelli" all'Istituto comprensivo "Benedetto Croce", nel Vallo di Lauro si uniscono sotto la stessa presidenza tutte le scuole dell'infanzia, elementari e medie, creando una mega struttura per il primo ciclo d'istruzione. A guidare un sistema didattico complesso e articolato sarà, da settembre, la dirigente scolastica Maria Siniscalchi, chiamata ad uno sforzo ancora maggiore rispetto all'impegno attuale. Sotto la sua responsabilità, infatti, ci saranno 12 plessi appartenenti ai 2 istituti, disseminati su tutti e 7 i comuni del Vallo, per un totale di circa 1.100 alunni. Si configura così, nella Bassa Irpinia, l'ennesima stortura derivante dai parametri che guidano il dimensionamento scolastico, in maniera asettica e senza guardare alla realtà dei territori. Nel caso specifico, inoltre, ci troviamo in quella che, per definizione, è la terra di camorra della provincia di Avellino, per decenni teatro di una faida sanguinosa tra i clan dei Cava e dei Graziano. Dunque, anche un'area dove giustizia e legalità vanno inculcate a partire dalla tenera età. «Senza dubbio ci troviamo a lavorare in una zona che per vari aspetti è molto complessa - racconta la preside Siniscalchi - e che necessita già in condizioni di normalità di un impegno costante superiore. Dal prossimo anno scolastico, poi, ai plessi dell'Istituto "Croce" con Lauro capofila e sede centrale si aggiungeranno tutti quelli del "PecorellI", per il quale avevo già la reggenza su Marzano di Nola.

Si configurerà, quindi, una situazione molto particolare, con un'articolazione dei plessi che richiederà uno sforzo maggiore ma, soprattutto, un lavoro sinergico da parte di un team». Per la dirigente si materializza una scuola molto diversa dal suo ideale. «Ho sempre immaginato - continua - una scuola relativa ad un solo ordine con un numero limitato di alunni e di plessi, non distanziati tra loro. Insomma, una platea limitata per non disperdere energie e cercare di avere il polso della situazione in ogni circostanza. Purtroppo i criteri adottati per il dimensionamento scolastico vanno in tutt'altra direzione e sono pensati al solo scopo di tagliare le spese. Ma così i dirigenti diventeranno dei burocrati solo per ridurre i costi delle presidenze e dei segretari generali». Per la nuova sfida la preside ha già pensato di potenziare il suo staff, in maniera da poter agire rapidamente ad ogni evenienza. «Ho la fortuna di avere un gruppo di collaboratori molto preparati e affidabili che l'accresciuto impegno mi porterà a rafforzare. Del resto c'è tanto da fare quando si hanno 12 plessi sparsi in 7 comuni. Innanzitutto, tenendo fede al mio motto, legalità ambiente e territorio, e guardando all'identità socio-culturale di questa zona, lavoreremo molto sull'educazione alla legalità e al rispetto dell'ambiente. Dobbiamo essere bravi ad alimentare una serie di attività di sensibilizzazione nella lotta alla criminalità. Da sempre porto avanti questo percorso organizzando e partecipando a iniziative e manifestazioni, con associazioni come "Libera" o la Pro Loco di Taurano. Appena un mese fa un appuntamento al Castello Lancellotti, in precedenza la partecipazione alla Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Su questi temi coinvolgiamo tutte le classi anche con incontri con le forze dell'ordine e svariate testimonianze». Un percorso su cui la dirigente non ha dubbi: «Bisogna partire dai più piccoli, la camorra ha a che fare con un modo di pensare, per modificarlo vanno corretti quei comportamenti che non tengono conto del rispetto per la persona, le regole e le istituzioni». Insomma, una preside in trincea che punta a formare una bella squadra con la quale condividere una vision di scuola per educare, istruire e formare i futuri cittadini del Vallo di Lauro. »Dobbiamo esserci sempre ad ogni momento di confronto, dagli scrutini agli esami, dalle manifestazioni di fine anno alle gite. Sono queste - conclude Siniscalchi - le occasioni per verificare il nostro operato». 

 

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Il Mattino