Avellino, Villa Margotta: può nascere il resort «Ma tuteleremo il parco Fenestrelle»

L'assessore: "La struttura non è vincolata dal Puc"

Villa Margotta: può nascere il resort
«Verificherò le procedure dei lavori a Villa Margotta, ma l'intervento in corso è fuori dal perimetro del parco del Fenestrelle così come disegnato...

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«Verificherò le procedure dei lavori a Villa Margotta, ma l'intervento in corso è fuori dal perimetro del parco del Fenestrelle così come disegnato dal Puc».


L'assessore all'urbanistica, Emma Buondonno, raccoglie la segnalazione dell'ex vicesindaco, Antonio Gengaro, che aveva chiesto lumi sulle operazioni di disboscamento in corso lungo gli argini del fiume. Gengaro, proprio dalle pagine de Il Mattino, ha chiamato in causa Comune, Provincia, Genio Civile e Soprintendenza, cioè tutti gli enti preposti al controllo, per capire se le operazioni in atto per trasformare in resort turistico l'antica villa gentilizia, recentemente acquisita da un imprenditore, fossero compatibili con il piano del verde appena approvato e, più in generale, sul processo di valorizzazione del polmone verde della città.

Appresa la notizia, Buondonno ha fatto una prima sommaria ricognizione con gli uffici del settore, assicurando ulteriori e più approfondite valutazioni nel corso dei prossimi giorni. Per ora, quello che emerge, dice l'assessore, è che «Villa Margotta è situata in una perimetrazione esclusa dalla scheda di piano del Pua del Parco urbano del Fenestrelle, così come delineata dal Piano urbanistico Gregotti-Cagnardi. È certamente innegabile che dal punto di vista paesaggistico appaia come parte integrante del parco, ma dal punto di vista tecnico è estranea all'area verde».

Buondonno anticipa le prime notizie reperite anche in merito al progetto di trasformazione dell'antica dimora, composta da tre corpi edilizi, in struttura turistico ricettiva: «L'imprenditore che sta operando ha chiesto tutti i permessi sulla scorta della legge regionale 13 del 2022, fortemente voluta dall'assessore regionale all'urbanistica, Bruno Discepolo, in materia di semplificazione e rigenerazione urbana.

Gli edifici a cui fa riferimento il permesso a costruire sono manufatti per i quali è previsto il consolidamento ed in più, in base alla normativa, è stata richiesta anche la possibilità di realizzare un'area parcheggio interrata di circa 300 metri quadrati compresa però nel perimetro degli stessi edifici. In ogni caso, provvederò a fare una verifica ulteriore rispetto al progetto presentato e sull'opportunità o meno di questo intervento, ma al momento non mi risulta neanche che la villa fosse sottoposta a vincolo, quindi, non ci sarebbe l'esigenza di richiedere il parere della Soprintendenza». Quello che Gengaro ha definito un intervento drastico «lungo gli argini del fiume, sbancando, disboscando, realizzando strade e parcheggi», è anche per l'assessore un innegabile pugno nell'occhio. Ma, carte alla mano, nulla di irregolare non essendo la zona sottoposta a «vincolo urbanistico».

Da verificare, soprattutto alla luce del grande investimento politico amministrativo di ben quattro comuni, Avellino, Atripalda, Mercogliano e Monteforte, per fare del parco del Fenestrelle un polmone verde di interesse regionale, anche la tipologia di vegetazione tagliata. Su questo Buondonno assicura: «Approfondiremo anche questo aspetto, per capire quali essenze arboree siano state interessate nelle operazioni di pulizia del verde che cresce spontaneamente per avviare il procedimento del cantiere». Detto questo, l'assessore tiene a precisare: «In quelle aree, in genere, è abbastanza diffusa la robinia che è un'alberatura infestante, ma verificheremo in ogni caso se la vegetazione che è stata abbattuta sia o meno di pregio». Un lavoro di ricostruzione necessario in attesa che la Regione dia l'ok definitivo al riconoscimento dell'ente parco Fenestrelle. Il percorso, avviato ormai da oltre un anno con il via libera dei quattro consigli comunali interessati, è adesso nelle mani del vicepresidente della giunta regionale e assessore all'ambiente, Fulvio Bonavitacola, che ha assicurato tempi celeri per dare l'ok alla realizzazione di un vero e proprio corridoio ecologico.
 

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Il Mattino