Affido e adozioni difficili, scende in campo il Comune

Giovedì il convegno a Palazzo Paolo V

L'assessore ai Servizi sociali Carmen Coppola
Un focus sull'individuazione, formazione e accompagnamento di famiglie disponibili all'accoglienza in affidamento ovvero in adozione di minori collocati fuori...

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Un focus sull'individuazione, formazione e accompagnamento di famiglie disponibili all'accoglienza in affidamento ovvero in adozione di minori collocati fuori famiglia per effetto di provvedimenti di tutela dell'Autorità Giudiziaria minorile. È il tema del convegno "Affido e adozioni difficili" che si svolgerà giovedì 13 aprile a partire dalle 15.30 a Palazzo Paolo V. 

Durante l'incontro verrà presentato il percorso sperimentale per la promozione di affidamenti e adozioni difficili che vede impegnati l'Ambito sociale di Palazzo Mosti in partnership con le associazioni del Terzo settore, ovvero l'associazione Progetto Famiglia Angela Cancellieri, la fondazione Onlus Giuseppe Ferraro, l'associazione italiana persone down di Benevento e la Croce rossa. 

Inoltre verrà illustrato un progetto che prevede azioni coordinate per l’individuazione e la formazione delle famiglie affidatarie con relativo aggiornamento dell’albo istituito nel 2005, percorsi di formazione per gli operatori operanti sul territorio provinciale e la sperimentazione diretta della presa in carico di sei casi di affidi o adozioni di minori cosiddetti difficili. 

 

Saranno presenti il coordinatore dell'Ambito B1, Gennaro Santamaria, la coordinatrice degli assistenti sociali, Stefania Vesce, la dirigente della Regione Campania, Alfonsina Maria Rinaldi, il presidente della fondazione Onlus Giuseppe Ferraro, Luigi Ferraro. Le conclusioni saranno affidate all’assessore alle Politiche sociali Carmen Coppola e al sindaco Clemente Mastella.

«Creare una cultura condivisa dell’affido familiare, con particolare attenzione anche in contesti connotati da complessità, favorire la formazione di una rete multidisciplinare e integrata su tutto il territorio provinciale, fornire supporto economico e professionale a sei famiglie con esperienze di affido o adozione difficili e creare un sistema di dialogo e cooperazione, anche mediante gli strumenti multimediali, tra tutti gli attori impegnati nella rete di servizi sono alcuni degli obiettivi che illustreremo nel corso del meeting», spiega l’assessore Coppola.

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Il Mattino