Benevento, ferita da un petardo: «Antonella potrebbe risvegliarsi»

Benevento, ferita da un petardo: «Antonella potrebbe risvegliarsi»
A una settimana esatta dalla terribile esperienza che ha coinvolto Antonella Tuosto, la giovane donna colpita in pieno petto dalla scheggia di un petardo esploso nella notte di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
A una settimana esatta dalla terribile esperienza che ha coinvolto Antonella Tuosto, la giovane donna colpita in pieno petto dalla scheggia di un petardo esploso nella notte di San Silvestro finita all'interno della tensostruttura allestita in piazza Trieste a Sant'Agata de' Goti per festeggiare il Capodanno, si tirano le somme da un punto di vista medico e si attende con ansia che la paziente sia svegliata dal coma farmacologico, in cui i medici l'hanno immersa subito dopo l'intervento chirurgico, effettuato nelle prime ore del nuovo anno. Appena lo riterranno opportuno, i medici procederanno con un risveglio graduale e monitorato.

 
«Si comincia a sperare dice Franco Meccariello, fidanzato della 36enne che tutto evolva per il meglio, perché sono già trascorsi sette giorni da quella notte terribile e abbiamo modo di constatare quotidianamente i piccoli progressi che Antonella sta compiendo. Il suo colorito è roseo e ho la netta sensazione che una piccola parte di lei percepisca la nostra presenza quando le parliamo e l'accarezziamo, nelle poche ore in cui ci è consentito starle accanto. Certo, i tempi di ripresa saranno lunghi, in quanto la ferita al polmone, causata in parte dalla frattura della vertebra, è molto profonda e a essere interessato dalla lesione è un tessuto molle e molto irrorato, per il quale il processo di cicatrizzazione comporta maggiori difficoltà. Proprio per la particolare vulnerabilità dell'organo colpito, per quanto ci hanno spiegato i medici, si è optato per il protrarsi dei tempi di sedazione, che diminuiscono l'eventualità che un colpo di tosse o un movimento inconsulto possano far riaprire la ferita. Antonella ha rischiato di morire, dopo le prime 48 ore, le più insidiose e pericolose, ci siamo detti deve passare la nottata». Ora di notti, per me tutte uguali e insonni, ne sono trascorse parecchie, ma questo mi fa ben sperare».

Gli altri componenti della famiglia della donna, seppure ancora sotto choc sono più sereni e fiduciosi, anche se l'attesa di assistere al risveglio di Antonella, è estenuante.

«In questo momento dice la mamma Annamaria sono un poco più tranquilla e ho un solo desiderio, quello di riuscire a riportare mia figlia a casa, completamente ristabilita, ma mi aspetto anche che sia fatta giustizia, perché abbiamo sfiorato la tragedia, e questo aspetto non può certo essere sottovalutato. Ho rischiato di perderla, non per una malattia, ma per un atto di irresponsabilità».
  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino