Maltrattamenti all'asilo di Airola, rinviate a giudizio 4 maestre

Dopo le denunce delle mamme

Il tribunale di Benevento
Sono state rinviate a giudizio 4 maestre indagate per maltrattamenti ai danni di bambini di un asilo privato di Airola. Si tratta di Anna Paula Maglione 48 anni, Pasqualina Cerni,...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Sono state rinviate a giudizio 4 maestre indagate per maltrattamenti ai danni di bambini di un asilo privato di Airola. Si tratta di Anna Paula Maglione 48 anni, Pasqualina Cerni, 30 anni, entrambe di Airola, Mariana Matera 31 anni, di Bucciano, Valentina Arabo 29 anni, di Sant'Agata de' Goti. L'inchiesta aveva visto l'emanazione di alcune misure a carico delle insegnanti nel febbraio del 2020, infatti erano state sottoposte al divieto di dimora ad Airola, successivamente revocato.


Le indagini erano partite dalla denuncia presentata dalla mamma di una bambina che all'epoca dei fatti, nel novembre del 2018, aveva appena tre anni. Nella denuncia si faceva riferimento a presunti maltrattamenti subiti dalla bimba da parte di una maestra della scuola materna. Le accuse ipotizzate sono, appunto, quelle di maltrattamento. Le maestre, sulla base di quanto emerso dalle ricostruzioni fatte dagli inquirenti, si sono rese colpevoli di atteggiamenti violenti nei confronti dei piccoli che frequentavano l'asilo di Airola.


I bambini, secondo l'accusa, venivano, infatti, puniti con schiaffi al volto, colpi sulla testa, strattonamenti, pizzichi e, in alcuni casi, con la chiusura in una stanza buia. Le insegnanti, spiega l'accusa, utilizzavano «un clima di terrore e l'istigazione alla violenza». Episodi diversi, quelli contestati alle maestre, per comportamenti che avevano tenuto nei confronti dei bambini o ai quali le stesse avevano assistito senza, però, intervenire in difesa dei piccoli.


Dopo la denuncia della mamma di uno dei bimbi, rafforzata anche dalle testimonianze di altri genitori, i carabinieri avevano anche installato alcune microcamere all'interno della struttura. Dalle analisi delle riprese sarebbe emerso che tutte e quattro le indagate «facevano uso della violenza - ha scritto il magistrato inquirente - nell'espletamento delle attività lavorative, che le portava per forze di cosa a essere quotidianamente esposte alle festose e rumorose manifestazioni di energia tipica dei bambini in tenera età».


Comportamenti che le insegnanti indagate nei vari interrogatori hanno sempre negato. Ieri il pubblico ministero Maria Colucci ha chiesto il rinvio a giudizio. Il non luogo a procedere è stata richiesta dai difensori delle maestre Fabio Russo, Maria Zollo, Ettore Marcarelli e Pasquale Matera, Giovannina Piccoli e Margherita De Masi. Il Gup Palmieri non ha poi ammesso la costituzione di due parti civili, rappresentati dall'avvocato Vittorio Fucci, perché le denunce riguardavano episodi precedenti non oggetto delle attuali contestazioni.
  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino