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Un video di pochi secondi con una sola immagine e un solo rumore: il braccio di una ruspa che, sull'area retrostante destra della scuola media «Vanvitelli», dà il via alle operazioni di abbattimento dell'edificio scolastico. Con il breve filmato, condiviso su un gruppo facebook di Airola, rimbalza la notizia dell'avvio dei lavori che preparano la ricostruzione ex-novo della struttura. Contestato da anni, oggetto di ricorsi e contrasti tra l'amministrazione comunale, l'opposizione consiliare, famiglie e cittadini, lunedì ha avuto inizio l'intervento di abbattimento. «Fa una strana sensazione», commenta una cittadina su facebook, mentre c'è chi dice «addio a un presidio di legalità» o rimpiange «un pezzo di storia del paese che se ne va».
C'è chi ricorda, forse con nostalgia, quella scuola «inaugurata nei primi anni 70» e chi spera «nella nuova costruzione». E poi c'è anche chi non si spiega «come per una scuola che, a detta di molti, era sana e sicura, sia stato permesso l'abbattimento».
Le emozioni ricorrenti nelle piazze fisiche e virtuali sono contrastanti. Si passa da «delusione, sconforto e malinconia» alla speranza di un nuovo progetto che restituisca ad Airola, una scuola moderna, sicura ed efficace.
Ai cittadini e alla popolazione scolastica assicura che «la nuova scuola sarà sicura sotto tutti i punti di vista: stabilità, normativa antisismica ed efficientamento energetico, oltre ad essere una struttura moderna e funzionale». Commento amaro quello del Comitato «Scuole Aperte», di cui è segretario Raimondo Borriello. «Che strane analogie, lunedì, nella giornata in cui sono iniziati i lavori di abbattimento della struttura - esordisce Borriello - Mentre alcuni sindaci chiudevano le scuole per pioggia, contemporaneamente si iniziava l'abbattimento della nostra scuola, in una giornata uggiosa e cupa, forse a testimonianza di una visione cinica e distante dalla comunità educante. Dell'istruzione -continua Borriello - si dice sempre che è molto importante, ma in tempi come i nostri, assistiamo frequentemente a ostentazioni di prove muscolari e a manifestazioni comportamentali che quasi calpestano la dignità dell'istruzione stessa».
Il segretario del comitato «Scuole Aperte» ricorda, «ancora una volta a questa amministrazione che ha scelto la contrapposizione al dialogo, che l'istruzione è un diritto faticosamente conquistato e grazie al quale è possibile mettere in atto le pari opportunità tra persone nate in contesti diversi e con diverse possibilità economiche e fisiche». Borriello annuncia che «il comitato riprenderà l'azione informativa alle autorità preposte per garantire il diritto allo studio completo».
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