Per il crac della banca «Molisannnio» undici condannne per i componenti del Consiglio di amministrazione e il collegio dei sindaci e per un funzionario. Queste le pene: Claudio...
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L’accusa, il sostituto procuratore Patrizia Filomena Rosa aveva chiesto per Claudio Paoletti, presidente del Cda dalla costituzione e fino al 13 novembre 2004 e poi amministratore unico fino al 2 aprile 2005 e liquidatore fino al 14 luglio 2006 della Molisannio una pena di otto anni pur con la prescrizione di tre capi d’accusa e l’assoluzione per altri due. Per l’accusa c’era un rapporto di complicità che si era determinato con organismi preposti alla vigilanza che non avevano esperito il loro compito da quando questa banca cooperativa si era trasformata in società.
Varie le imputazioni che andavano dall’associazione a delinquere poi caduta, dalla bancarotta fraudolenta e quella preferenziale, al falso in bilancio e all’esercizio abusivo dell’attività bancaria. L’accusa aveva poi chiesto per Concettina Buccione vice presidente 3 anni e 6 mesi, per i consiglieri Valentino Antonio Lucarelli 6 anni e 6 mesi, Bruno Martone 3 anni e sei mesi, Antonio Spallone 6 anni e 6 mesi, Mario Petti 6 anni e sei mesi, Cosimo De Gennaro 6 anni e 6 mesi. I membri del consiglio sindacale Giovanni Cuomo 6 anni, Pasquale Mazzone 6 anni, Igino Mario Bernardino Casillo 6 anni. Poi le richieste dell’accusa per i dipendenti che operavano nelle varie sedi della banca ubicate nel Sannio e in Molise: Raffaele Federici 5 anni e sei mesi, per Mauro Vitale Giuseppe Ciarmoli e Carmine Maurizio Paoletti non doversi procedere, Diana Micele 2 anni, Valentina Carbone 2 anni, Daniela De Lucia non doversi procedere, Isabella Dellino non doversi procedere, Pietro Palumbo 2 anni, Aurelio Fiorillo non doversi procedere, Maria Teresa Forte assolta per non aver commesso il fatto, Stefano Mariano non doversi procedere, Felice Zarli 2 anni, Vincenzo Daniele non doversi procedere e Pellegrino De Cicco non doversi procedere. Difensori tra gli altri altri De Longis, De Pietro, D’Auria, Angelo Leone, Regardi, Marcarelli, Milano, Castiello. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino