Benevento. La coltellata che ha ucciso Aurora Marino l’ha raggiunta alla schiena e l’ha trafitta fino al cuore. Lo ha...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Lo ha stabilito l’autopsia effettuata ieri sera presso la sala mortuaria dell’ospedale «Rummo» dal medico legale Monica Fonzo. Un’altra, delle trenta coltellate, che ha provocato una grave ferita ha interessato il fegato.
Il medico legale si è riservato di riferire alla Procura delle Repubblica tra sessanta giorni l’esito definitivo dell’autopsia dopo aver effettuato anche altri test.
Questa mattina il sostituto procuratore della Repubblica Maria Amalia Capitanio firmerà l’autorizzazione per l’interro, in modo da poter far celebrare domani, alle 15, i funerali nella chiesa di San Marco a Morcone.
Mentre si svolgeva l’autopsia i carabinieri della Compagnia da Cerreto Sannita, diretta dal capitano Alfredo Zerella, hanno proseguito le indagini che vanno avanti dal q5 gennaio quando il corpo della sventurata assicuratrice fu ritrovato privo di via avvolto in un tappeto nell’abitazione di Damiano De Michele. In questi giorni si sono seguite varie piste finalizzate a ricostruire come l’uomo aveva trascorso le ore precedenti i delitto e quelle immediatamente successive. I carabinieri hanno effettuato una serie di verifiche man mano che i vari testi ascoltati hanno fornito degli elementi utili alle indagini.
Tra i vari elementi acquisiti anche quello che voleva che l’uomo avesse comprato dei sacchi di plastica il giorno precedente il delitto. Un’ipotesi questa che poteva avvalorare una premeditazione, tenuto conto che i sacchi potevano servire per trasportare quantomeno parti del corpo della donna. Un’ipotesi agghiacciante.
Ma gli accertamenti hanno portato a stabilire che realmente c’era stato l’acquisto, ma che in realtà si trattava di sacchetti di ridotte dimensioni e quindi non utilizzabili per l’occultamento del cadavere. Gli inquirenti stanno ricostruendo anche le varie fasi del rapporto che legava Aurora Marino all’omicida. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino