Nessun allarme per il caso di meningite da streptococco bonis che ha colpito la donna attualmente ricoverata all’ospedale Rummo. Si tratta di una casalinga del capoluogo, le...
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E peraltro, si parla di un episodio isolato, che fa parte dei casi cosiddetti attesi, vale a dire quelli che, da sempre, si manifestano nel corso di un anno. Infatti, nel mese di aprile del 2016, al pronto soccorso dell’ospedale Rummo era stata ricoverata una ragazza poco più che ventenne che mostrava i sintomi di esordio della meningite che, in genere, sono: febbre, cefalea, rigidità del collo e alterazione dello stato mentale. I medici avevano effettuato gli esami necessari e ne avevano predisposto il trasferimento all’ospedale Cotugno del capoluogo campano, specializzato in malattie infettive e urgenze infettivologiche, dove era stata poi curata. Esistono due tipi di meningite, quella virale detta anche meningite asettica, che ha esiti meno gravi rispetto a quella batterica, sicuramente più grave e con esiti anche mortali, che viene trattata con terapia antibiotica. Il rischio di contrarre la meningite c’è solo se ci si trova a contatto per un minimo di 4 0 5 ore di seguito, in un ambiente umido, con una persona che abbia l’infezione in atto. Il contagio avviene, infatti, per passaggio del batterio responsabile dell’infezione, da un organismo all’altro. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino