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Antonio Esposito Ferraioli fu ammazzato la notte del 30 agosto del 1978 da due colpi di lupara alla schiena. Aveva solo 27 anni. Lavorava alla mensa dello stabilimento paganese della Fatme e aveva deciso tra le altre cose di denunciare l'uso di carne sospetta. Venerdì 12 aprile alle 17, nel salone «Di Vittorio» presso la Camera del Lavoro della Cgil di Benevento, si terrà un evento in sua memoria, promosso dallo stesso sindacato, dall’Agesci-Zona Samnium e dal coordinamento provinciale di Libera Benevento.
«Tonino, che era lavoratore, attivista, militante sindacalista e scout, pagò con la vita per non essersi girato dall’altra parte e per aver denunciato quanto visto - spiegano i promotori -.
Si inizierà con i saluti del segretario provinciale della Cgil Luciano Valle, di Michele Martino referente provinciale di Libera, e del responsabile regionale del settore legalità della Cgil Campania, Fabio Giuliani. I partecipanti avranno l’opportunità di ascoltare le testimonianze di Anna Garofalo e Mario Esposito Ferraioli, rispettivamente amica e fratello di Tonino. In seguito, Giovanni Russo racconterà l’esperienza di gestore di un bene confiscato alla criminalità organizzata, dedicato alla memoria di Ferraioli. Sarà proiettato anche un cortometraggio che ripercorrerà le fasi salienti delle scelte di Tonino. L’incontro sarà moderato dalle ragazze scout, che fanno parte dei Clan/Fuoco di Benevento.
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