Benevento, Sos commercio in corso Garibaldi: si spengono le vetrine

Il corso Garibaldi
Benevento. L’estetica del turismo è una disciplina complessa e assolutamente decisiva in prospettiva economica. Se il...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Benevento. L’estetica del turismo è una disciplina complessa e assolutamente decisiva in prospettiva economica.




Se il percorso dell’arte, archeologia e cultura si snodasse in un deserto perderebbe metà del suo valore. Il cerimoniale di accoglienza dei visitatori è rigoroso e prevede che la strada dei turisti sia un vero e proprio spettacolo di suggestioni in un’ammiccante cornice di vetrine.



Appunto, le vetrine. Nella strada simbolo del turismo, corso Garibaldi, una volta pulito, illuminato e dalle mille idee, ne sono rimaste attive meno dello scorso anno. Il saldo per il neonato centro commerciale naturale (l’iniziativa si chiama Bin e conta su 84 imprese) è di dieci attività in meno. Il mosaico si sgretola. Chi ha mollato non ce l’ha fatta a sopportare il costo del fitto dei locali (2.200 euro per una tipologia medio-piccola, fino a 4.500 per qualcosa di più esteso). Alcuni tentano la rinegoziazione. Vedremo quanti resisteranno.



Certo le vetrine vuote e impolverate di ex negozi nel cuore della città non sono un bel segnale, né per l’economia né per la scenografia della cosiddetta buffer zone targata Unesco. Per Gianluca Alviggi, presidente di Confesercenti (1200 imprese iscritte) e delegato di settore nella giunta della Camera di Commercio, i vuoti saranno colmati ma non nella direzione sperata. «Verranno da fuori – dice – come nel 40% dei casi registrati negli ultimi anni in città. Magari ci lavoreranno commessi locali ma i titolari non sono di qui e spesso fanno parte di gruppi che si stanno allargando all’intera regione e nei più svariati campi».



Il caso delle patatinerie è emblematico. Due negozi di distribuzione aperti a un passo dal complesso di Santa Sofia a sancire l’attuale ruolo dell’area, un vero e proprio «Pub Unesco». Investimenti che non sempre appaiono frutto di studi di settore o di marketing.



Ma la parola programmazione non sembra la più gettonata. «Non contiamo nulla per i politici – denuncia Alviggi – a vedere come riflettono e come effettuano le loro scelte. Dopo la pedonalizzazione del corso Garibaldi del 2002 non si è fatto nulla per completare il progetto. È come avere realizzato il pavimento senza poi arredare la casa. Sono scomparsi lentamente tutti i servizi, tra uffici, banche, aziende pubbliche, caserme, che attiravano utenti, sono state incoraggiate le delocalizzazioni di bar, alimentari e artigiani, sono stati realizzati due centri commerciali. Sospesa da anni ogni programmazione di eventi di richiamo lungo il corso principale. In sostanza si è lavorato contro il commercio».



Corso Garibaldi, simbolo del progetto turistico della città. Ci si aspetterebbe che venisse presidiato dagli amministratori, in una condivisione totale con chi lo «abita», turisti compresi. Unanime allora il disappunto degli esercenti per l’assenza di sindaco e assessori soprattutto in questi giorni.



Di auguri ai cittadini e ai titolari dei negozi neanche a parlarne. «Il loro disimpegno – conferma Alviggi – coincide con il nostro realismo. Sappiamo che dovremo cavarcela da soli. E, con l’aiuto della Camera di Commercio, lavoriamo a creare le condizioni per il rilancio del corso e della zona Unesco. Se aspettassimo il Comune andrebbero a picco decine di attività commerciali. Pensiamo allora di promuovere e organizzare da soli, come fatto in queste festività natalizie, un evento spettacolare al mese. In bilancio l’ente camerale dovrebbe inserire tra i 250 e i 300mila euro all’anno con la possibilità di investirne 30mila per un evento mensile».



Il luogo della sfida è dunque corso Garibaldi. E il fai da te coinvolge anche il piano trasporti. Dopo aver chiesto invano l‘istituzione di navette per una corsa circolare dei bus dai quartieri periferici al centro, ora Confesercenti chiede di poter rimettere in sesto il trenino del turista che giace nell’area rottamazione dell’Amts. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino