Benevento, in corso Garibaldi Ztl a fasi alterne tra auto e furgoni

Il dispositivo risulta attuato in maniera soltanto parziale

Benevento, in corso Garibaldi Ztl a fasi alterne tra auto e furgoni
Automobili, furgoni, persino un tir con gru. Su Corso Garibaldi passa di tutto, oggi come ieri. A due settimane dall'adozione da parte del sindaco Clemente Mastella,...

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Automobili, furgoni, persino un tir con gru. Su Corso Garibaldi passa di tutto, oggi come ieri. A due settimane dall'adozione da parte del sindaco Clemente Mastella, l'ordinanza «salva decoro» in centro storico non sembra essere riuscita a invertire la pessima rotta che caratterizza da tempo l'area più pregiata della città, almeno sul fronte della gestione del traffico. Basta una rapida escursione lungo il chilometro più bello di Benevento per constatare come neanche il provvedimento di riordino voluto dal primo cittadino abbia sortito fin qui gli effetti sperati. 

Se sul piano delle cerimonie nuziali non si sono registrati altri casi eclatanti, il passo dell'ordinanza relativo alla mobilità appare totalmente inapplicato: «Si ordina - scriveva il sindaco lo scorso 19 dicembre - il divieto di transito di autoveicoli e/o biciclette elettriche e monopattini elettrici non autorizzati, o in orari diversi da quelli consentiti». Disposizioni che non riescono ad andare a regime, né forzosamente con controlli serrati, né in autodisciplina da parte dei cittadini «motorizzati». Una carrellata di immagini scattata ieri sul Corso mostra in rapida sequenza, e nel breve volgere di poche decine di minuti, un campionario di brutture da record. Autovetture private e furgoni delle società di consegna merci la fanno da assoluti padroni sostando impunemente in pieno corso Garibaldi e nei vicoli. Nel caso dei corrieri commerciali, la permanenza è a tappe di breve durata ma va ben oltre l'orario consentito che dovrebbe impedire il carico e scarico oltre le 9,30. Ci sono automobili che restano parcheggiate per ore, senza ricevere contestazioni. Particolarmente fastidioso poi è il capitolo dei monumenti: letteralmente assediati dai veicoli persino l'obelisco neoegizio e l'Arco di Traiano. Non sorprendono quindi i diffusi parcheggi ai lati della basilica di San Bartolomeo o in piazza Roma. L'apice del fenomeno ieri intorno alle 13: un pesantissimo tir con gru, verosimilmente impegnato in lavori edili, spunta su corso Garibaldi da uno dei vicoli e percorre l'area pedonale fino all'uscita da piazza IV Novembre. 

Una marcia a velocità ridotta e con le quattro frecce innestate, ma vedere transitare un mezzo pesante tra il Teatro Comunale e Santa Sofia non può non suscitare una riflessione. Possibile non si riesca a trovare un assetto su una questione che è stata affrontata con successo un po' ovunque? Finora la sfida per il decoro è largamente vinta dalle cattive abitudini. Non va dimenticata inoltre la questione sicurezza: con un tale sciamare di veicoli, l'incolumità dei passanti, molti bambini ignari del pericolo, è messa seriamente a rischio. Con buona pace di quella che dovrebbe essere un'isola pedonale e non semplicemente una zona a traffico limitato. Inevitabile chiedere conto dei controlli, che l'ordinanza sindacale del mese scorso ha previsto vengano effettuati quotidianamente «con un servizio di vigilanza permanente nel tratto che va da Piazza Castello al Duomo, mediante pattuglia a piedi composta da 2 unità, al fine di garantire la costante salvaguardia del decoro urbano». 

Dispositivo che però risulta attuato in maniera soltanto parziale. Interpellati in merito, i vertici della polizia municipale attribuiscono la situazione a motivazioni strutturali: «Stiamo effettuando i pattugliamenti richiesti, nei limiti delle disponibilità di organico. Ma nelle condizioni attuali è impossibile garantire controlli serrati a causa del numero esorbitante di autorizzazioni al transito rilasciate dagli uffici comunali ai residenti. C'è una corposa fetta di pass relativa a persone con invalidità. C'è poi il capitolo dei corrieri commerciali: diventa difficile impedire a un lavoratore di portare a termine le consegne. Se il livello istituzionale politico ci dà l'ok, per noi non c'è alcun problema a varare una vera tolleranza zero che eviti a corso Garibaldi di essere l'autostrada che effettivamente è oggi». 

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Il Mattino