Delitto di Marcella, autopsia sul corpo del tipografo: anche lui fu ferito

Delitto di Marcella, autopsia sul corpo del tipografo: anche lui fu ferito
Benevento. L’autopsia sul corpo del tipografo Antonio Tedino eseguita ieri pomeriggio presso la sala mortuaria dell’ospedale Rummo ha portato in evidenza alcune ferite sul...

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Benevento. L’autopsia sul corpo del tipografo Antonio Tedino eseguita ieri pomeriggio presso la sala mortuaria dell’ospedale Rummo ha portato in evidenza alcune ferite sul torace dell’uomo.




È probabile che si tratti di ferite che sono scaturite nel corso della colluttazione che l’uomo ha avuto con Marcella Caruso, deceduta proprio per i colpi ricevuti con un forchettone e un taglierino.



Confermato sul corpo del tipografo il colpo al capo e anche la presenza di acqua nei polmoni, tenuto conto che era stato rinvenuto privo di vita in fondo a un pozzo.



Il sostituto procuratore della Repubblica Marilia Capitanio aveva conferito l’incarico al medico legale Monica Fonzo che ieri pomeriggio ha eseguito l’autopsia alla presenza degli avvocati Giancarlo Caporaso e Nino Colangelo che assistono i familiari del trentanovenne, il cui corpo è stato rinvenuto in un pozzo all’indomani dell’uccisione di Marcella Caruso.

Il medico legale si è riservato di presentare la sua relazione alla Procura entro sessanta giorni.



Le due salme, ovviamente, ora dopo le autopsie saranno «liberate», ma probabilmente passerà qualche altro giorno per cui non si esclude che i funerali potrebbero svolgersi anche la prossima settimana.



Antonio Tedino era stato trovato privo di vita in un pozzo a Foglianise il 20 marzo scorso. Il giorno prima era stata trovata uccisa, con ferite prodotte con arma da taglio al collo, nella sua abitazione di via San Rocco, sempre a Foglianise, Marcella Caruso. I due, secondo gli inquirenti, erano legati da tempo da una relazione sentimentale. I legali della famiglia Tedino hanno anche presentato un esposto alla Procura in cui fanno riferimento alle condizioni di sicurezza del pozzo dove è stato ritrovato il tipografo privo di vita che è delimitato da un muretto di circa 40 centimetri con una copertura non ermeticamente chiusa.



Gli inquirenti, i carabinieri della stazione di Vitulano e della Compagnia di Montesarchio, si ripromettono nei prossimi giorni di ascoltare di nuovo alcuni testi, peraltro già sentiti nell’immediatezza del delitto tenendo conto anche dei risultati delle autopsie. Tra l’altro quella effettuata venerdì scorso sul corpo di Marcella Caruso, aveva sancito che la donna era morta dissanguata e ad ucciderla era stato il tipografo Antonio Tedino, essendo state rinvenute su un forchettone, dai carabinieri, le impronte dell’uomo.



L’autopsia aveva accertato che l’uomo ha adoperato per colpire al collo la donna, prima un taglierino e poi un forchettone, entrambi repertati sul luogo del delitto nella casa della Caruso a Foglianise. In particolare il taglierino ha provocato la recisione di alcune arterie, tra cui la giugulare.



Il medico legale anche in questo caso dopo ulteriori accertamenti consegnerà i risultati dell’autopsia al sostituto procuratore della Repubblica Marilia Capitanio tra sessanta giorni. I familiari di Marcella Caruso sono assistiti dall’avvocato Carmine Lombardi.



Tra i tanti aspetti che sono al vaglio degli inquirenti, anche la situazione economica che intercorreva tra i due gruppi familiari che gestivano in società da oltre un mese una attività commerciale una cartoleria. A quanto pare non solo sul fronte sentimentale ma anche sul piano economico c’erano delle divergenze tra Antonio Tedino e Marcella Caruso e nei prossimi giorni c’erano da fare dei pagamenti. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino