Benevento, raid alla scuola media: rubati trentadue computer e videoproiettori

Benevento, raid alla scuola media: rubati trentadue computer e videoproiettori
Benevento. Spranghe di ferro scardinate e lucchetti divelti. Furto di 32 computer, di un monitor e di due videoproiettori...

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Benevento. Spranghe di ferro scardinate e lucchetti divelti.




Furto di 32 computer, di un monitor e di due videoproiettori presso la scuola media dell’istituto comprensivo «Rita Levi Montalcini» per un valore di oltre ventimila euro.



È dell’altra notte la razzia di apparecchiature tecnologiche per la didattica all’ultimo piano dell’edificio di via Gustavo Bocchini. Se ne sono accorti un assistente amministrativo e una collaboratrice scolastica che erano andati a etichettare per l’inventario, l’ultima «Lim» (Lavagna interattiva multimediale) acquistata.



C’erano 16 computer installati e collegati con una lavagna touch screen nel laboratorio linguistico intitolato alla docente Adriana Davino, e altri 16 computer mobili utilizzati per le «Lim», lì custoditi proprio per motivi di sicurezza. Nessuno mai avrebbe pensato che si potesse rubare al secondo piano dell’edificio e, per giunta, in un’aula con porta blindata. Il giorno prima era tutto ok, almeno a sentire i due collaboratori. Ignorato l’altro laboratorio multimediale, posto al primo piano dello stabile, forse perché allestito con Pc datati.



Violata anche la sala dell’ex presidenza, al piano terra, dov’è posizionato un mobile porta computer, trovato aperto senza effrazione, da cui sono stati sottratti due videoproiettori. Asportato anche un monitor di ultima generazione. Tutto il materiale rubato era stato acquistato nel 2011 con fondi Comunitari.



I carabinieri della locale stazione, non appena allertati, sono subito intervenuti e hanno constatato che i ladri erano riusciti a entrare nella scuola, forzando la porta sul retro che dà accesso a un ampio corridoio del piano terra. Subito avviate le indagini per individuare gli autori. Ascoltati alcuni abitanti nelle zone limitrofe. Al vaglio anche i filmati di alcunetelecamere del sistema di videosorveglianza posizionate in più punti del quartiere.



«Rubare alla scuola – ha detto la dirigente Gabriella Cirocco – è come sparare sulla Croce Rossa. Ogni furto è esecrabile, ma questo è più grave e vile perché è come rubare il futuro ai nostri figli». Ferma condanna anche da parte del sindaco Claudio Ricci: «Gli atti vandalici e il furto di computer ed altro materiale suscitano indignazione in tutti i cittadini, perché viene colpito un luogo simbolo di progresso e di crescita sociale e civile». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino