Campania, il «Gay marriage» davanti alla basilica: «Chi si ama ha il diritto di sposarsi»

Campania, il «Gay marriage» davanti alla basilica: «Chi si ama ha il diritto di sposarsi»
Segui Il Mattino su Facebook, clicca qui Benevento. «Chi si ama ha il diritto di sposarsi». È questo lo slogan...

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Benevento. «Chi si ama ha il diritto di sposarsi».



È questo lo slogan dell’iniziativa del collettivo Wand (We Are Not Different) che ieri dinanzi alla Basilica di San Bartolomeo ha organizzato il secondo Flash mob «pro gay marriage» che è consistito in una finta proposta di matrimonio che più coppie hanno inscenato nello stesso momento.



Sensibilizzare e portare all’attenzione della cittadinanza il disagio di molte coppie omosessuali che non possono godere in Italia di tutti i diritti civili, tra cui il matrimonio, questo l’obiettivo principale del flash mob: «Vogliamo ricordare – ha spiegato la portavoce del collettivo - che esiste ancora un voto legislativo a causa del quale gli omosessuali in Italia non possono sposarsi. Vogliamo che tutti si rendano conto che questa è una mancanza dello Stato italiano rispetto a molti altri Paesi europei e del mondo».



Così Mario e Mara, Alessio e Alberto, Luca e Sergio, Marta e Rita, Luca ed Emilio, coppie e amici etero e omosessuali inginocchiati di fronte al proprio partner al suono della sirena hanno pronunciato la tradizionale formula: «Nome Cognome, mi vuoi sposare?».



Quindi le coppie hanno ufficializzato la loro unione, firmando un fittizio registro delle unioni civili. Questo evento s’inserisce in un clima di grande dibattito sul tema dell'omosessualità e delle unioni civili, scatenato dall'episodio del bacio gay in villa comunale.



All’iniziativa del «bacio collettivo», organizzato per rivendicare un episodio definito dal Wand come fortemente discriminatorio, nonostante gli inviti, non partecipò però nessun rappresentante delle istituzioni. Il collettivo fiducioso ha organizzato, dunque, un secondo flash mob sperando che i segnali di apertura ricevuti dal sindaco riguardo le unioni gay possano divenire qualcosa di concreto:

«Ci aspettiamo - ha precisato la portavoce - che non restino solo promesse da campagna elettorale. Il sindaco non ha risposto al nostro invito, ma in seguito ha ribadito la volontà di avviare un dialogo con le parti politiche e sociali, cui ci aspettiamo di essere inclusi. Noi siamo disponibili a discuterne aspettiamo solo di essere convocati».



Le iniziative del Wand non si fermeranno, la prossima il 20 ottobre in occasione della festa dello spirito, una giornata tutta all’insegna del viola. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino