Benevento: la Samte chiede di ridurre il costo rifiuti

Benevento: la Samte chiede di ridurre il costo rifiuti
BENEVENTO - Pressing della Samte sulla regione Campania per ridurre i costi di smaltimento presso l’inceneritore di Acerra. L’obiettivo è quello di ridurre la...

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BENEVENTO - Pressing della Samte sulla regione Campania per ridurre i costi di smaltimento presso l’inceneritore di Acerra. L’obiettivo è quello di ridurre la tariffa in modo da rendere meno pesante il costo per i Comuni e soprattutto per i cittadini.

L’amministratore unico della Samte, Nicolino Cardone, ha scritto perciò alla regione ed in particolare al direttore generale Ambiente ed Ecosistema Michele Palmieri per richiedere un incontro urgente con lo scopo di determinare un iter amministrativo finalizzato a ridurre per il biennio 2016/2017 l’impatto del costo di smaltimento della frazione secca tritovagliata (Fst) presso il termovalorizzatore di Acerra al fine di compensare in parte il disagio degli abitanti della Provincia di Benevento per la presenza sul loro territorio di numerosi ex siti che sono serviti durante l’emergenza rifiuti per l’intera regione.
«Il paradosso è che una provincia virtuosa come Benevento – è scritto nella nota a firma congiunta di Cardone e del direttore Tecnico della Samte, Liliana Monaco - che ha raggiunto una media provinciale di percentuale di raccolta differenziata paria a circa il 70% debba continuar a sopportare costi enormi per la gestione dei siti dismessi: su un basso quantitativo di rifiuto indifferenziato residuo gravano spese elevate derivanti da scelte di una gestione emergenziale che ha fortemente penalizzato questo territorio a vantaggio delle province campane più popolose. Un danno che negli anni continua ad essere perpetrato soprattutto per effetto della perdurante disattenzione della regione che non dovrebbe tollerare oltremodo la totale assenza di equità che penalizza il territorio sannita che ha la sola colpa di essere a bassissima densità abitativa a fronte della elevata concentrazione di siti dismessi».
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Il Mattino