Benevento: caditoie e pluviali, ladri di rame scatenati nel centro storico

Nessuna traccia dei banditi nei filmati della rete di videosorveglianza

Ladri di rame all'assalto di case e monumenti
Ancora una volta il centro storico di Benevento è finito nel mirino di piccole bande di teppisti e ladri. A denunciare l'accaduto è il comitato Centro storico...

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Ancora una volta il centro storico di Benevento è finito nel mirino di piccole bande di teppisti e ladri. A denunciare l'accaduto è il comitato Centro storico del capoluogo sannita.


Diversi i raid compiuti in più abitazioni, dove i malviventi hanno smontato e portato via le tubature in rame per l'acqua piovana. Un fenomeno non nuovo per i residenti della buffer zone, calcolando che il rame è considerato un vero e proprio «oro rosso» da poter rivendere sul mercato nero dai presunti rapinatori. Molte le zone colpite: via Pupillo, via Stanislao Bologna, via Sessualdo, via Erik Mutarelli e persino la zona adiacente al Teatro comunale, proprio a pochi metri dal patrimonio Unesco del complesso di Santa Sofia. Un triste bollettino che però mostra tutta la criticità di una situazione divenuta insostenibile per i residenti, che chiedono nuovamente interventi urgenti e concreti.

«Purtroppo abbiamo notato che nonostante gli appelli lanciati e le continue istanze formalmente recapitate e ricevute da Comune, Prefettura ed esposto alla Procura non si vedono novità. dice il presidente del comitato, Luigi Marino - L'escalation è continua, come dimostrano lo sfregio al Teatro comunale e, ora, il furto delle tubature di rame. La risposta è una soltanto, che il centro storico è terra di nessuno e ogni fine settimana va sempre peggio».

Eppure, le immagini riprese h24 dal sistema di videosorveglianza attivo sul territorio dovrebbero essere trasferite in tempo reale sui monitor della centrale operativa del comando di polizia municipale dove vengono vagliate dai caschi bianchi e eventualmente segnalati e consegnati alle altre forze dell'ordine. Ma dei provetti «Arsenio Lupin» in azione da tempo negli obiettivi più sensibili della città, non vi è nessuna traccia. «Malgrado la presenza di tante telecamere pare che gli autori di reati non siano mai identificabili, quindi non ci sono repressione e punizione, anche per scoraggiare. Ancora una volta il centro storico è stato teatro di inciviltà e condotte illecite prosegue il presidente Marino - Ignoti riescono a trafugare i tubi dell'acqua piovana, in rame (queste sono le prescrizioni della Soprintendenza e, per un proprietario, rappresentano un esborso non indifferente). Dove sono i controlli? Chi ci amministra e chi dovrebbe vegliare sulla sicurezza è consapevole che il degrado avanza di giorno in giorno? Nessuno tra Comune, Prefettura e Procura potrà dire di non sapere. Abbiamo informato tutti, con strumenti formali e certificati».

Malgrado l'amministrazione comunale targata Mastella ha avuto approvato un finanziamento di 250mila euro dal ministero dell'Interno che verrà concesso entro l'anno, per potenziare e migliorare il servizio di videosorveglianza, la situazione non sembra migliorare. Certo il contributo da parte del ministero permetterà alla polizia municipale di posizionare nuovi occhi elettronici dove non ci sono, come ad esempio al rione Capodimonte, e intensificare la videosorveglianza in alcuni punti del perimetro urbano, come i quartieri Libertà, Ferrovia e Pacevecchia. Così come è prevista una riorganizzazione logistica interna: all'interno della sala operativa del comando di via Santa Colomba stazionerà un solo agente preposto a controllare le immagini trasmesse dalle telecamere. In questo modo si potrà avvisare la pattuglia più vicina e risolvere i problemi in maniera immediata e da remoto senza attendere segnalazioni. Tra le criticità segnalate, però, non solo sicurezza e decoro urbano. Gli abitanti del centro storico devono fare i conti anche con le annose problematiche di quartiere, una su tutte la movida dei weekend, tra il rispetto delle ordinanze sindacali, dentro e fuori i locali, e un maggior controllo sul consumo d'alcool tra i più giovani.

Ecco perché i residenti rionali alzano la voce e chiedono ulteriori accertamenti alle forze dell'ordine e alle istituzioni. «Le strade diventano latrine, la mattina si raccolgono bottiglie, bicchieri e si disinfetta il basolato impregnato di urina. Si lascia che, per tutta la notte, la musica venga sparata ad alto volume. Un problema mia davvero risolto e denunciato a più riprese dai residenti» conclude Marino.
 

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Il Mattino