Benevento, mazzette al Comune: Mancini resta ai domiciliari

Benevento, mazzette al Comune: Mancini resta ai domiciliari
BENEVENTO -Il Tribunale del Riesame di Napoli ha confermato le decisioni del Gip Flavio Cusani, e pertanto gli arresti domiciliari a Angelo Mancini, 46 anni, avvocato, dirigente...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
BENEVENTO -Il Tribunale del Riesame di Napoli ha confermato le decisioni del Gip Flavio Cusani, e pertanto gli arresti domiciliari a Angelo Mancini, 46 anni, avvocato, dirigente del Comune. Lunedì 4 luglio dopo una settimana di reclusione presso il carcere di contrada Capodimonte, Mancini era stato inviato agli arresti domiciliari. In quella occasione il Gip Flavio Cusani aveva attenuato anche le altre misure per gli altri imprenditori indagati. Erano infatti scattati gli obblighi di dimora per Giuseppe Pancione, 56 anni, di San Martino Valle Caudina, Guido Mastantuono, 50 anni, di Montecalvo Irpino, Pellegrino Parrella, 54 anni, di Roccabascerana, Antonio D’Addona, 52 anni, di Montecalvo Irpino, Mario Siciliano, 52 anni, e Pietro Ciardiello, 68 anni beneventani. Erano infine tornati in libertà senza prescrizioni Angelo Pilla, 55 anni anche lui beneventano (aveva un obbligo di firma poi revocato) e Angelo Collarile, 44 anni e Fioravante Carapella, 56 anni, entrambi di Benevento che hanno visto revocati gli arresti domiciliari.


Poi venerdì scorso presso il Tribunale del Riesame di Napoli si era discusso il ricorso di Mancini da parte del suo difensore Regardi, presenti il procuratore Giovanni Conzo e il sostituto Nicoletta Giammarino. Come si ricorderà lunedì 27 giugno erano scattate le ordinanze emesse appunto dal Gip Cusani, e notificate agli indagati dai carabinieri della Compagnia di Benevento e dal Reparto operativo con le imputazioni di corruzione e turbativa d’asta, dopo indagini coordinate dalla Procura di Benevento per un giro di mazzette su lavori del "Piu Europa". Leggi l'articolo completo su
Il Mattino