Benevento, minacce al manager Asl: scatta la sorveglianza sotto casa

Benevento, minacce al manager Asl: scatta la sorveglianza sotto casa
I controlli di polizia e carabinieri saranno estesi anche all'abitazione napoletana di Gennaro Volpe, il direttore generale dell'Asl a cui è stata recapitata una...

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I controlli di polizia e carabinieri saranno estesi anche all'abitazione napoletana di Gennaro Volpe, il direttore generale dell'Asl a cui è stata recapitata una busta contenente un proiettile e minacce con riferimenti a tematiche, come quelle dei buoni pasto e dei contratti, riguardanti l'attività dell'Azienda sanitaria. Poi, in base agli sviluppi delle indagini, si valuterà se sarà necessario stabilire ulteriori misure di sicurezza. È quanto deciso ieri mattina in sede di Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica convocato e presieduto dal prefetto Carlo Torlontano. Il comandante provinciale dei carabinieri, il colonnello Enrico Calandro, ha fatto il punto sulle indagini, confermando che in base agli elementi contenuti nella lettera di minacce si tratterebbe di un episodio il cui autore è probabilmente all'interno della struttura. Si ipotizza quindi che possa aver agito una singola persona, in preda all'ira nei confronti del manager che ha agito ben sapendo che in caso d'individuazione potrebbero scattare non solo provvedimenti interni di sospensione da attuali incarichi, ma anche quelli penali.


Ma non si presenta semplice il compito di individuare il responsabile firmatosi «vedova nera», tenuto conto del gran numero di addetti in pianta stabile a cui si aggiungono i precari.
Volpe sarà ascoltato dai carabinieri nella giornata di lunedì quando sarà in città. Infatti in queste ore ha una molteplicità di impegni a Napoli per cui vi sono stati soltanto contatti telefonici con gli inquirenti. Il manager al momento non avrebbe sospetti, ma è consapevole che le sue decisioni spesso creano delle reazioni non sempre favorevoli e quindi creano scontenti. Il timore al momento è che il responsabile del gesto intimidatorio possa concedersi un bis. Da qui la decisione di attuare delle misure di sicurezza.
Gli inquirenti stanno analizzando anche i post sui social o i siti alla ricerca di qualche commento particolarmente duro nei confronti del direttore sanitario. Le persone finora ascoltate si son limitate a fornire particolari sulle procedure adottate sia in tema di buoni pasto, sia di contatti e di verticalizzazione delle carriere. Tutte queste dichiarazioni faranno parte di informative che saranno inviate alla Procura di Benevento, diretta da Aldo Policastro, che sta coordinando gli accertamenti e che deciderà se dar corso a ulteriori riscontri per individuare il mittente del plico.


Ma il Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, che ha visto presenti oltre il comandante dei carabinieri Calandro, il vice questore vicario Bianca Lassandro e il tenente colonello della Guardia di Finanza Luca Pirrera, ha affrontato anche altre tematiche riguardanti la sicurezza. In particolare l'incendio di cavi presso un deposito di Campolattaro avvenuto nei giorni scorsi. Le prime indagini lasciano ritenere una matrice dolosa: sull'accaduto stanno indagando i carabinieri. Nel deposito erano custoditi dei cavi da utilizzare nei lavori in un impianto eolico a Casalduni. Su quanto accaduto i carabinieri hanno fatto rilevare come il materiale non fosse stato «protetto» né da vigilantes né dalle telecamere. Nel corso del vertice sono stati esaminati anche i risultati dell'attività di controllo delle forze dell'ordine. Menzionato anche l'episodio accaduto nei giorni a scorsi a Foglianise, dove i carabinieri hanno bloccato un pregiudicato originario di Catania, sorpreso con arnesi atto allo scasso nei pressi dell'ufficio postale. Per lui è scattato il foglio di via con il divieto di far ritorno nel Sannio per cinque anni.

 

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Il Mattino