BENEVENTO - Insulti contro i poliziotti, il questore, attraverso manifesti anonimi che ieri mattina sono spuntati sui muri del centro storico di Benevento. Molti in piazza...
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Sotto i disegni ciclostilati una sigla, «Capitano A.C. A.B.» ma di fatto si tratta di offese anonime, ingiurie senza sostanza, frasi non riferite ad episodi specifici, ma genericamente infamanti contro la legge e lo Stato e chi li rappresenta. Le indagini della Digos, volte ad identificare gli autori dei manifesti contro la polizia, sarebbero già a un buon punto. Si tratta di verifiche a tutto campo che però, grazie ai filmati di alcune telecamere presenti nel centro storico, consentirebbero di restringere la rosa degli sospetti ad alcuni ambienti anarchici. E le verifiche sui manifesti potrebbero in qualche modo essere collegate all’aggressione subita l’altro pomeriggio, in piazza Risorgimento, da un gruppo di attivisti di Forza Nuova che stavano presidiando un gazebo e sono stati aggrediti da una banda di «sconosciuti».
«Ovviamente non c’è nulla che possa preoccupare il questore Bellassai - dice il vice capo della polizia Matteo Piantedosi - un funzionario di alto spessore umano e professionale a cui va la stima incondizionata dei vertici della Polizia di Stato. Anzi, una reazione di questo tipo è la riprova che a Benevento la Polizia di Stato sta lavorando bene e in maniera efficace contro ogni forma di illegalità. E quando si lavora così, ovviamente, si dà fastidio a chi la legalità non la osserva».
Di poche ma efficaci parole il procuratore aggiunto di Benevento, Giovanni Conzo: «Con la Polizia opero ogni giorno e ogni giorno ho conferma dell’integrità e della professionalità del personale della questura sannita. Anche su questo sciacallaggio attraverso i manifesti verrà fatta presto piena luce». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino