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Ieri mattina il Tribunale del Riesame di Napoli ha affrontato il caso della docente, A.D.D, di 38 anni, finita agli arresti domiciliari con l'accusa di violenza sessuale aggravata in danno di un alunno di dodici anni. Il Riesame ha ascoltato il legale della docente Angelo Leone.
La vicenda si è sviluppata presso la scuola media di Paolisi dove la donna aveva avuto una supplenza. A emettere il provvedimento degli arresti domiciliari era stato il Gip Pietro Vinetti, su richiesta del sostituto procuratore Assunta Tillo che aveva coordinato le indagini condotte dai carabinieri della stazione di Arpaia. L'avvocato Leone si è soffermato sui buoni rapporti instaurati da subito dalla docente con tutti gli alunni in particolare con quel dodicenne che aveva riferito sui messaggi scambiati con la donna e che ha fatto scattare la denuncia da parte dei suoi genitori, assistiti dall'avvocato Paolo Abbate. Il legale ha poi sostenuto che in ogni caso avendo la docente interrotto l'attività scolastica non vi è il pericolo di reiterazione del reato.
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Il Tribunale si è riservato di emettere la decisione nelle prossime ore. Alla base della vicenda vi è una serie di messaggi su Whatsapp, uno scambio andato avanti per una ventina di giorni di marzo. Presenti nei messaggi anche foto personali e altre facilmente reperibili sui vari siti. Tutto ciò è stato riprodotto in alcuni dvd inseriti nella documentazione processuale.
Il Mattino