Benevento-Pietrelcina: in marcia per la pace

Benevento-Pietrelcina: in marcia per la pace
BENEVENTO - Frate Edoardo Scognamiglio, ministro provinciale di Napoli, in rappresentanza del Sacro convento di Assisi, affida al sindaco Clemente Mastella e all’arcivescovo...

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BENEVENTO - Frate Edoardo Scognamiglio, ministro provinciale di Napoli, in rappresentanza del Sacro convento di Assisi, affida al sindaco Clemente Mastella e all’arcivescovo Felice Accrocca la lampada della pace poi consegnata al sindaco di Pietrelcina Domenico Masone. È sicuramente questo il momento più suggestivo della manifestazione. Dopo qualche anno di interruzione, ritorna il «Cammino di riconciliazione e pace», da Benevento a Pietrelcina, giunto alla sua IX edizione. Piazza Santa Sofia comincia a riempirsi prima delle 9, orario scelto per la partenza. C’è tanta gente. Giovani, meno giovani, scolaresche, persone che si fermano per dare un’occhiata. «Avvieremo un gemellaggio con la marcia Perugia–Assisi», annuncia il primo cittadino, in perfetta tenuta da runner, che evidenzia come «la convergenza tra Benevento e Pietrelcina, rappresenti la testimonianza di questa forma di accordo e integrazione da portare avanti». E tolleranza e integrazione sono proprio i temi che animano il cammino, cui gli organizzatori hanno voluto dare come slogan «Niente paura», per affrontare le sfide sociali ed economiche del presente: l’immigrazione, la povertà, la disoccupazione e l’emarginazione. «Questo è un momento importante, bisogna promuovere la consapevolezza - spiega l’arcivescovo - che riconciliarsi è possibile e che l’unità nella diversità è altrettanto praticabile. La valorizzazione delle differenze, siano esse etniche o culturali, è un valore da perseguire. Io non credo immaginabile una pace basata sulla esclusione». 
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Il Mattino