Riapre il parcheggio di Porta Rufina. La struttura potrebbe essere riattivata entro due, tre settimane, a distanza di due anni dalla chiusura. Lo ha deciso, ieri, l'assemblea...
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Occorrerà riallacciare l'energia elettrica, rimettere in funzione i computer e le sbarre di accesso, in buona sostanza, poco più di una semplice manutenzione ordinaria, coinvolgendo l'Asia per far rimuovere la polvere. Il presidente Bardari ha già provveduto a chiedere ad alcune ditte i preventivi. In quanto alle tariffe, l'assessore Serluca non esclude che esse possano essere modificate rispetto a quelle vigenti sono a metà febbraio di due anni fa, allorquando gli automobilisti pagavano un euro per la sosta di un'ora e 70 centesimi per le ore successive o frazioni. I più «affezionati» potevano optare per gli abbonamenti mensili: dalle ore 7 alle ore 22, parcheggiare costava 40 euro, che scendevano a 30 per i convenzionati; dalle 7 alle 15, si dovevano 21 euro, così come dalle 13 alle 22. Per aggiudicarsi un posto riservato h 24 si sborsavano 68 euro e, per l'abbonamento annuale, 748 euro. «Almeno per ora, si riparte con quelle tariffe dice l'assessore -, poi si vedrà se dovranno essere adeguate».
Il parcheggio di Porta Rufina, si ricorderà, non rientrò nell'appalto unico che abbinava il trasporto pubblico locale a quello scolastico e alla gestione dei parcheggi, la sosta a raso e il megaparcheggio di via del Pomerio, gara aggiudicata alla Trotta Bus Service, unica partecipante. La struttura era sì in capo all'ente ma, essendo stata realizzata con un project financing, non poteva rientrare tra i parcheggi oggetto della gara. Al project aderì l'associazione temporanea di imprese costituita dalla Giuseppe Siciliano Costruzioni, dalla Se.Pe.L., dall'ingegnere Pietro Ciardiello srl, dall'architetto Roberto Salerno e dall'Amts, per una spesa complessiva di 2.221.945,34 euro di cui 1.022.584,67 a carico del Comune. Da due anni, quindi, le sbarre d'accesso alla struttura sono rimaste abbassate.
Intanto, era stato attivato un contenzioso dopo che l'allora sindaco Fausto Pepe, essendo un progetto di finanza, ritenne che si sarebbe trasformato in gara di appalto pubblico qualora l'Ati fosse stata indennizzata. Si fece ricorso a un lodo arbitrale, che diede torto al Comune che, però, produsse ricorso in appello. Oltre a deliberare la riapertura del parcheggio, ieri l'assemblea ha preso pure atto della necessità di revocare il concordato in continuità, essendo venuta meno proprio la continuità di esercizio: sarà riproposto un nuovo piano detto «concordato in bianco». Inoltre, è stato pure stabilito il compenso del cda: 10mila euro lordi all'anno per il presidente e 5mila per gli altri due componenti. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino