Aveva perso da qualche tempo il lavoro, temeva di perdere anche la compagna ma alla fine ha perso solamente la testa. Un...
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Un impiegato 62enne, originario di San Giorgio del Sannio, mai sfiorato da precedenti, ha afferrato un coltello da cucina e si è scagliato contro la convivente, sua coetanea.
Teatro dell’ennesimo atto di violenza messo in scena contro una donna un’abitazione di contrada Vertecchia, nell’estrema periferia di Pietradefusi, in provincia di Avellino, ai confini con il Sannio. Una lite di coppia per futili motivi alla base della ferocia di un uomo dal passato irreprensibile.
Una tragedia evitata grazie al provvidenziale intervento della figlia della donna la quale secondo quanto accertato dai carabinieri veniva picchiata.
È stata infatti la giovane a chiamare al centralino della sala operativa dei carabinieri attirata dalle urla della madre percossa dall’uomo con cui aveva scelto di condividere gli ultimi anni.
Entrambi separati, entrambi senza un lavoro stabile, tiravano avanti sostenendo grossi sacrifici ma senza dare mai adito a chiacchiere o chiedere nulla ad alcuno. Una coppia in apparenza tranquilla e affiatata almeno prima dell’epilogo drammatico.
Lui che impugna un’arma per costringere lei a consegnargli le chiavi dell’auto e si scaglia poi pure contro la figlia della compagna che nel frattempo era intervenuta in difesa della madre. Una telefonata ha salvato la vita alle due donne.
L’uomo è stato arrestato per estorsione aggravata, percosse, minacce e maltrattamenti in famiglia. Non avendo però precedenti penali è stato sottoposto al regime domiciliare da scontare presso l’abitazione di un’altra persona e in un comune limitrofo, comunque fuori provincia e lontano dalla casa della donna che ha minacciato e percosso in una mattina di straordinaria follia.
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Il Mattino