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Addio a Nicola Di Donato, il sindaco del terremoto. Aveva 89 anni ed era stato primo cittadino di Benevento dal 12 novembre 1980 - 11 giorni prima dello spaventoso sisma del 23 novembre - al 25 febbraio 1982. Eletto nelle fila della Dc, dallo scranno più alto del Comune dedicò due anni di intenso lavoro e impegno amministrativo che posero le basi per la ricostruzione post-terremoto ma soprattutto per quanto, poi, venne realizzato negli anni seguenti dal suo successore Tonino Pietrantonio. Con Di Donato scompare anche un profondo conoscitore e stimato cultore del diritto, tra i più autorevoli esponenti del foro beneventano, nel cui ordine professionale è stato iscritto per oltre mezzo secolo, rivestendo più volte la carica di consigliere e di direttore della rivista «La Voce del Foro». Professionista molto conosciuto e apprezzato in città, dove ha trascorso i suoi giorni dedito allo studio e alla lettura, circondato amorevolmente dalla sua famiglia (la consorte Lidia e il figlio Francesco professore universitario) e dagli amici più cari, ha ricevuto l’ultimo saluto con le esequie svoltesi a Ceppaloni, nel cui camposanto riposerà in pace.
Cordoglio anche da parte del sindaco Clemente Mastella e dell'amministrazione comunale: «Una personalità di rilievo tanto per il riconosciuto ed elevato spessore in campo giuridico-forense, quanto per le qualità politico-amministrative. Affrontó con dedizione e ferma determinazione il dramma del sisma del 1980 e i difficili momenti che seguirono quella tragica calamità. Domani renderemo omaggio alla sua memoria e alla sua importante esperienza istituzionale, esponendo a mezz'asta la bandiera del Comune». Anche il presidente della Provincia, Nino Lombardi, a nome suo e dell'amministrazione provinciale, ha espresso il cordoglio per la scomparsa di Di Donato, «sindaco del capoluogo, insigne avvocato, persona di grande spesso intellettuale e culturale, che guidò la città nel corso della durissima emergenza post-sismica del 1980».
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Il Mattino