BENEVENTO - La metà dei candidati non ha ottemperato. Ma sarà il caso che si affrettino, altrimenti per i 254 inadempienti scatterà una sanzione...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Questo, per tutti coloro che si sono disputati i 33 seggi del consiglio comunale di Benevento lo scorso 5 giugno; per gli eletti, poi, in caso di mancato deposito nel termine previsto della documentazione riguardante le spese elettorali sostenute, decorsi i termini della diffida (15 giorni), c’è addirittura la decadenza dalla carica. Rischio che, allo stato, corrono solo in 4 tra gli attuali occupanti uno scranno a palazzo Mosti: Giovanni Quarantiello eletto nella lista «Noi Sanniti», Patrizia Callaro per «Lista Mastella», Floriana Fioretti e Maria Letizia Varricchio del Pd. Per il resto, il lungo elenco della mancata dichiarazione delle spese elettorali riguarda non eletti, inclusi alcuni assessori e consiglieri uscenti.
Il Collegio Regionale di Garanzia Elettorale, sito presso la Corte di Appello di Napoli, ha scritto al Comune di Benevento per segnalare le inadempienze della metà dei candidati alle amministrative. Per la verità, lo aveva già fatto a fine novembre con una pec ma, da allora, il quadro è rimasto invariato. Da qui, l’invito a sollecitare gli interessati, pena l’attivazione delle procedure sanzionatorie. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino