Il Triggio mancava ancora all'appello ma da ieri i topi beneventani hanno barrato anche questa casella. È davvero una escalation irrefrenabile quella che vede coinvolte...
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Una vicenda che fa tornare immancabilmente alla memoria i numerosi precedenti. Solo per citare quelli più recenti, in poco più di un mese si è arrivati già a contare sette casi conclamati di «invasione» con conseguente interruzione delle attività. Antesignana della infausta lista la «Sant'Angelo a Sasso» sul finire di ottobre. In quel caso furono i genitori a evidenziare la presenza di roditori nei locali dell'istituto comprensivo della zona alta. Seguì a pochi giorni di distanza l'sos giunto dal plesso «Papa Orsini» di contrada Epitaffio facente parte dell'Istituto comprensivo Bosco Lucarelli dove personale scolastico aveva rinvenuto tracce del passaggio delle bestiole in spazi esterni alle aule.I topi si «spostarono» quindi in centro andando a colonizzare la «Pascoli» in via Pertini. Erano i primi giorni di novembre e anche in questo caso l'Asl non potè che certificare il passaggio. Il 18 novembre bis all'Epitaffio con nuova segnalazione nella materno-infantile già colpita pochi giorni prima. Sul finire del mese è toccato quindi al plesso Ferrovia dell'Ic Moscati allungare l'elenco degli x-files a tema. Addirittura due nell'arco di poche ore gli avvistamenti comprovati dall'Asl all'interno di un'aula e di un bagno dell'asilo. Nel primo frangente si riuscì a scongiurare lo stop delle attività, non nel secondo caso verificatosi il 20 novembre.
«Francamente non so cosa dire - dice basita la delegata municipale all'Istruzione Rossella Del Prete - La reiterazione dei casi è inusitata a detta di chiunque. Posto che ogni rappresentante del mondo scolastico e istituzionale sta facendo prontamente la propria parte per fronteggiare le continue emergenze, è inevitabile a questo punto porsi qualche domanda. Ad esempio: come si spiega che a essere colpite siano sempre e solo le scuole del Comune? E come interpretare la cadenza temporale dei rinvenimenti, sempre nel fine settimana? La frequenza delle segnalazioni riguardante le scuole è ben maggiore di quelle che attengono a edifici privati. Se proliferazione è, dovrebbe esserlo ovunque. E se ad Epitaffio si poteva legare l'episodio al contesto rurale, per gli altri plessi invece parliamo di area urbana. Non ci sono nemmeno cumuli di rifiuti che possano spiegare i fatti. Forse è il caso di attuare modalità di derattizzazione differenti da quelle fin qui adottate? L'Asl, che ha fin qui garantito attività costante, ha le competenze per determinarsi in merito».
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Il Mattino