Campania. Il «giallo» del limoncello: dopo 8 anni tutti assolti

Campania. Il «giallo» del limoncello: dopo 8 anni tutti assolti
Per il giallo del limoncello tutti assolti S. Giorgio sannio. Assolti perché il fatto non sussiste: Renato Morante insieme alla moglie Maria Luisa Colarusso, imputati per...

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Per il giallo del limoncello tutti assolti S. Giorgio sannio. Assolti perché il fatto non sussiste: Renato Morante insieme alla moglie Maria Luisa Colarusso, imputati per tentato omicidio nei confronti di un cognato Mariano Meola, a cui avrebbero fatto bere del liquore limoncello, con veleno. Ma con la stessa formula - il fatto non sussiste - sono stati assolti anche altri due imputati. Infatti in questo processo erano anche imputati con contestazioni diverse e marginali anche due congiunti di Renato Morante, che sono Adriana e Tonino Morante. Secondo l'accusa nel 2007 Renato Morante con l'aiuto della moglie Maria Luisa Colarusso tentavano di uccidere il cognato Mariano Meola, facendogli ingerire un bicchiere di limoncello in cui era stato versato del topicida. E sempre secondo l'accusa era stata proprio la donna a offrirlo dopo un invito a casa. Un'azione delittuosa che avrebbe avuto il suo movente nelle dichiarazioni che Mariano Meola aveva reso in precedenza agli inquirenti nell'ambito di una serie di indagini che vedevano Renato Morante tra gli accusati. Da qui la necessità che Meola ritrattasse. Mariano Meola a distanza di una settimana dal momento in cui aveva ingerito il limoncello veniva ricoverato in ospedale e i medici attestavano che c'era stato un caso di avvelenamento.




Successivamente, nel corso di una perquisizione in un bunker accanto alla casa di Morante venivano rinvenute armi e anche delle fiale di veleno. Le indagini su questa vicenda erano state svolte dai carabinieri e coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica Antonio Clemente.




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