Campania, prof si fa seppellire con una copia del Mattino

Campania, prof si fa seppellire con una copia del Mattino
Una storia di fedeltà, una storia di amore ultradecennale per la lettura del quotidiano preferito, «Il Mattino», dal quale non si separerà neppure ora...

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Una storia di fedeltà, una storia di amore ultradecennale per la lettura del quotidiano preferito, «Il Mattino», dal quale non si separerà neppure ora che ha lasciato la vita terrena. Il desiderio di Luigi Quarantiello (nella foto), spentosi ieri all'età di 84 anni, nella sua amata Apice, in provincia di Benevento, era di fare l'ultimo viaggio in compagnia di una copia del «suo» quotidiano. Ha chiesto ai familiari poco tempo prima di morire di inserire una copia del giornale nella bara. Così come aveva chiesto che gli portassero tutti i giorni il suo Mattino anche quando le forze lo stavano abbandonando in ospedale, dov'era ricoverato per le precarie condizioni di salute.


Il Mattino è stato fedele «compagno» del prof beneventano per oltre sessant'anni, senza mai un tradimento. Una lettura attenta da parte del professore, con grande spirito critico.
«Quando Il Mattino non era in edicola racconta il suo edicolante di fiducia cordialmente salutava e andava via rifiutando di prendere gli altri quotidiani pure disponibili». Il professore aveva un rapporto strettissimo con la lettura, l'approfondimento quotidiano delle notizie e non solo per quelle del suo territorio sannita. Il compito di portargli il giornale a casa, quando non era ormai più in grado di uscire, lo aveva affidato alla moglie, ai figli e agli amatissimi nipoti, ben consapevoli dell'importanza di quel giornaliero «compagno di viaggio». Per il professore era proprio impossibile rinunciare alla lettura, passione che ha sempre provato ad inculcare a diverse generazioni di studenti. Quarantiello, infatti, è stato uno storico docente dell'istituto tecnico «Alberti» di Benevento, dove ha insegnato per circa quarant'anni e dove ha ricoperto anche l'incarico di vice preside.

Docente di chimica e merceologia, è stato un vero prototipo del moderno insegnante. Ha forgiato intere generazioni di ragazzi dell'intera provincia sannita inculcando in loro non solo formule e concetti della propria materia ma anche quelli ben più importanti che li avrebbero accompagnati per tutta la vita. Tra l'altro delle caratteristiche del professore ideale aveva anche le doti di una rara e profondissima umanità. Un vero e proprio educatore.

Quarantiello è stato anche una colonna della comunità di Apice. È stato, infatti, prima consigliere comunale e poi assessore alla cultura e allo sport di questo centro sannita agli inizi degli anni '90, quando al vertice dell'amministrazione comunale c'era Luigi Bocchino, che ha indossato la fascia tricolore per oltre 50 anni.


La copia di oggi de «Il Mattino» gli sarà adagiata accanto nella bara, prima dell'ultimo viaggio, dai familiari. I funerali si svolgeranno alle 14,30 nella chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta e San Bartolomeo, ad Apice. Unanime il cordoglio della comunità territoriale, al fianco della moglie Alessandra Tranfaglia, dei figli Raffaele, Roberto e Carmelina e una infinita «distesa» di amici a cui non ha lesinato di trasmettere mai «lezioni», ma quelli che lui definiva «semplici consigli». Un galantuomo della provincia interna campana, un docente illuminato. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino