Canile a San Giorgio, polemica sul cantiere infinito di Cesine

Canile a San Giorgio, polemica sul cantiere infinito di Cesine
Il rifugio per cani di Cesine, opera incompiuta e della discordia. La struttura di via Lemmo/Bocchino non è disponibile per trasferivi i circa 100 ospiti del canile...

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Il rifugio per cani di Cesine, opera incompiuta e della discordia. La struttura di via Lemmo/Bocchino non è disponibile per trasferivi i circa 100 ospiti del canile comunale di Gianguarriello. Tant'è che la giunta Pepe ha dovuto di prorogare fino al 30 settembre, il rapporto di gestione provvisoria dell'attuale canile comunale, a valle della frazione Sant'Agnese, con la sezione sangiorgese della «Lega nazionale della difesa del cane». Il tutto fino al trasferimento di tutti i cani nella struttura in corso di ultimazione a Cesine.


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«Siamo oramai all'ennesima proroga denuncia la consigliera di opposizione, Francesca Pedicini per la gestione di un canile, quello improvvisato, anni orsono, a ridosso del torrente Mele, che non risponde ai requisiti di legge e che rimane aperto solo per l'impegno dei dirigenti e dei volontari della Lega per la difesa del Cane, che si sono presi, in emergenza, responsabilità spesso spettanti al Comune. Sono anni rimarca l'esponente di FdI che è in costruzione il rifugio di Cesine e ancora non viene completato. Andiamo avanti variante su variante». «La problematica è sempre nel buio più assoluto incalza la portavoce del M5S Francesca Maio - con la logica conseguenza che i nostri amici a quattro zampe continuano a permanere nel canile sprovvisto di autorizzazione di Gianguarriello. L'interesse primario di tutti è che i cani ospiti in quel luogo possano essere trasferiti nel più breve tempo possibile nel canile intercomunale, affinché si provveda alla cura e all'adozione di tutti loro, senza dimenticare che il canile dovrebbe essere semplicemente un luogo di transito per questi nostri amici».
Va detto che l'intero impianto progettuale del rifugio per cani, partito una decina di anni fa, con i contributi erogati dal Ministero della Sanità e dalla Regione Campania, grazie soprattutto all'impegno della sezione sangiorgese della Lega per la difesa del cane e dei Comuni dell'Unione «I Santi Sanniti», si estende su una superfice di circa 9mila metri quadrati e prevede oltre i box modulari per cani anche un'area sgambamento. Il terreno è stato acquistato dalla Lega nazionale per la difesa del cane, sezione di San Giorgio, che l'ha concesso, in comodato gratuito trentennale rinnovabile, all'allora Unione dei Comuni. Il completamento del rifugio fanno sapere dall'Utc sangiorgese è oramai prossimo. Si sono dovuti realizzare alcuni importanti interventi suppletivi, compreso il completamento e consolidamento della recinzione, l'allaccio alla rete idrica comunale, l'impianto elettrico e di depurazione e la messa a norma di alcuni spazi. E, dopo le autorizzazioni amministrative e sanitarie dei competenti uffici dell'Asl, potrà essere operativo.

Sul futuro del rifugio permane comunque un contenzioso tra i Comuni dell'ex Unione. La delibera di giunta de «I Santi Sanniti» n. 17/2012 stabiliva, tra le modalità di scioglimento dell'ente, che, per il canile di Cesine, i Comuni restavano proprietari della struttura, secondo le seguenti percentuali: 80% San Giorgio del Sannio, 12% San Martino Sannita e 8% San Nazzaro. Sulla vicenda è intercorsa anche una fitta corrispondenza tra sindaci, con richieste d'incontri, ma sinora non vi è stato alcun segnale distensivo e la vertenza rimane aperta.
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Il Mattino