Morte sospetta in carcere, sos di Ciambriello

L'intervento dopo il decesso per infarto di un detenuto di 51 anni

Il carcere di Benevento a contrada Capodimonte
«La politica riformi il carcere insieme alla giustizia»: è l'appello che arriva da Samuele Ciambriello, garante campano dei detenuti. Un intervento che...

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«La politica riformi il carcere insieme alla giustizia»: è l'appello che arriva da Samuele Ciambriello, garante campano dei detenuti. Un intervento che segue di poche ore la notizia di un decesso avvenuto nel carcere di Benevento: quello di Giuseppe Petrella, 51 anni. «Su quest’ultima morte  - spiega - sta indagando la Magistratura di Benevento, per il medico legale si tratta di infarto però il corpo è stato trasferito all’ospedale "San Pio" di Benevento per autopsia. Giuseppe sarebbe uscito dal carcere ad ottobre per fine pena».

In Italia dall’inizio di quest’anno ci sono stati 67 morti, di questi 33 sono suicidi. In Campania, dall’inizio dell’anno ad oggi ci sono stati 2 suicidi e 3 morti con cause ancora da accertare, tra cui appunto quella di Petrella. «Colpiscono - dice Ciambriello - i dati nazionali e regionali, tra luglio e agosto crescono le morti nelle carceri per infarti, malattia e suicidio. Occorre prevenire piuttosto che solo ricordare queste morti. Ci sono tanti sintomi sanitari che sono campanelli di allarme, è necessario monitorarli ed intervenire. Inoltre, le condizioni di vita fisiche, ambientali, igienico sanitarie, il sovraffollamento, le temperature elevate, insieme alla mancanza di figure sociali di aiuto e sostegno, contribuisco all’aumento anche di forme di autolesionismo».

 

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Il Mattino