Covid-19, nel Sannio ancora zero contagi e sfida vaccini antinfluenzali

Covid-19, nel Sannio ancora zero contagi e sfida vaccini antinfluenzali
Si allarga la forbice degli aventi diritto al vaccino antinfluenzale, esteso anche agli over 60 (e non solo over 65) per la stagione 2020/2021. A stabilirlo, la circolare del...

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Si allarga la forbice degli aventi diritto al vaccino antinfluenzale, esteso anche agli over 60 (e non solo over 65) per la stagione 2020/2021. A stabilirlo, la circolare del ministero della Sanità che ha preso atto della necessità di ampliare le fasce di popolazione da vaccinare. «Non è esclusa dice Luca Milano, vicepresidente dell'Ordine dei medici e medico di base una co-circolazione di virus influenzali e Sars-Cov-2 nel corso della prossima stagione autunno-inverno. La vaccinazione, in particolare nelle persone ad alto rischio di tutte le età, serve a semplificare la diagnosi e la gestione dei casi sospetti, considerati i sintomi sovrapponibili tra Covid-19 e sindrome influenzale. Il vaccino riduce le complicanze dell'influenza nei soggetti a rischio e gli accessi al pronto soccorso. Siamo molto soddisfatti che il ministro abbia ascoltato l'appello lanciato dagli Ordini dei medici dell'intero territorio nazionale di anticipare di almeno cinque anni l'età degli aventi diritto. Importante è anche vaccinare il più alto numero di bambini dai sei mesi ai sei anni, in quanto rappresentano un veicolo del virus per adulti e anziani. Al momento non è prevista la gratuità per la vaccinazione dei bimbi in questa fascia di età, ma si sta lavorando per trovare le coperture finanziarie per renderla gratuita». Adesso, sottolinea, il passaggio importante è quello di farla partire ai principi di ottobre, per fare prima e per farla a tutti. «È determinante - dice - che la Regione riesca a ottenere in tempi brevi i vaccini, avviando le gare al più presto possibile in base alle nuove stime. Per fare un esempio pratico, io personalmente, l'anno scorso ho richiesto 500 dosi, mentre ora ne chiederò 700».


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IL FABBISOGNO
Dunque, in questa prima fase, il dipartimento di Prevenzione dell'Asl dovrà inoltrare richiesta alla Regione del fabbisogno annuale di dosi vaccinali, in seguito a un censimento fatto con l'aiuto dei medici di Medicina generale e dei pediatri di libera scelta, tenendo conto che la fascia dell'utenza si è ampliata di altri quattro anni. Ovviamente, tutto dovrà avvenire nel minor tempo possibile per consentire che l'approvvigionamento sia in arrivo per inizio ottobre. Nel Sannio, come confermato dal digì dell'Asl Gennaro Volpe, la copertura vaccinale contro la sindrome influenzale non è proprio ai massimi livelli, in quanto l'anno scorso, pur essendo aumentata del 10%, ha sfiorato solo il 61%. Un dato non troppo confortante, se si tiene conto degli standard indicati dal ministero della Salute, che partono da una copertura minima del 75% per arrivare a un massimo del 95%. «Ora più che mai conclude Milano dovremmo puntare a ottenere il massimo della copertura vaccinale anche nell'ottica di ottenere quella famigerata immunità di gregge che consentirebbe di limitare al massimo l'insorgenza della sindrome influenzale. L'Ordine chiede a tutti i medici di famiglia di attuare una campagna informativa tra i propri pazienti che aiuti a ottenere risultati apprezzabili in questo campo. Dobbiamo lavorare per riuscire a sensibilizzare tutte le fasce più a rischio, a partire dagli operatori sanitari e sociosanitari, fino ai pazienti cardiopatici, oncologici, diabetici, con problemi a carico dell'apparato respiratorio, senza trascurare le donne in gravidanza per effettuare una campagna vaccinale a tappeto. Invitiamo la popolazione ad avere fiducia nella medicina territoriale e in quella ospedaliera che hanno funzionato in maniera egregia nella lotta contro la pandemia, ognuno per le proprie competenze, perché solo se ci sarà una collaborazione totale contribuiranno a renderci meno difficoltoso il compito nel caso in cui il Coronavirus dovesse ritornare in autunno».

IL REPORT

Continua a crescere l'ottimismo sull'andamento del Coronavirus che ormai sembrerebbe essersi bloccato, soprattutto nel Sannio. Il numero dei positivi è rimasto fermo a sette, come quello dei guariti che ha raggiunto quota 184, cui si aggiungono tutti i pazienti di altre province transitati nelle strutture ospedaliere sannite dall'inizio della pandemia. Tutti negativi, poi, i 79 tamponi processati al Rummo. Un dato confortante che spinge a sperare che il ritorno alla totale normalità non sia solo un miraggio. Intanto, domani a mezzogiorno, al Rummo sarà presentato il nuovo sistema di informazione e prenotazione per le donazioni di sangue all'azienda ospedaliera. Il sito consentirà all'utenza di acquisire tutte le informazioni sulle modalità di donazione e sulle attività del servizio di Ematologia: ai medici, che richiederanno l'accesso all'area riservata, di consultare notizie con contenuto specialistico, curate dal Sit e ai donatori di effettuare, previa registrazione, la prenotazione per donare. Presenti il digì Mario Ferrante, il presidente dell'associazione Ail sezione «Stefania Mottola», Salvatore Mottola, e il responsabile dell'unità operativa di Immunoterapia e trasfusione Roberto Vallone. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino