Covid, boom di contagi 1.415 casi in tre giorni

Covid, boom di contagi 1.415 casi in tre giorni
I contagi nel Sannio sono in calo rispetto a martedì ma, comunque, elevati se paragonati a quelli delle scorse settimane. Si tratta di 524 nuovi positivi che, sommati ai...

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I contagi nel Sannio sono in calo rispetto a martedì ma, comunque, elevati se paragonati a quelli delle scorse settimane. Si tratta di 524 nuovi positivi che, sommati ai 738 del giorno precedente e ai 153 di lunedì, fanno schizzare a 1415 il totale nelle ultime 72 ore. Un dato indicativo di una significativa recrudescenza dei casi che stanno continuando a propagarsi su tutto il territorio regionale dove, come riferisce il bollettino quotidiano della Protezione civile, sono state sancite 8093 positività in un solo giorno. Ieri sono stati somministrati solo 139 vaccini ma il nuovo boom di contagi sta facendo pensare all'inoculazione di una quarta dose a chi ha fatto la terza quattro mesi fa per evitare che la risposta immunitaria diventi nulla. Al momento, si tratta di un'ipotesi lanciata dal governatore Vincenzo De Luca. Sono 41, invece, i pazienti in degenza al Rummo dove si registrano tre nuovi ingressi e quattro guarigioni ma non accennano a diminuire i positivi e, di conseguenza, i reparti Covid dell'ospedale continuano a essere pieni quasi per metà. Tuttavia, al momento, non è stato ancora superato il livello di guardia per i ricoveri ma il piano di emergenza è sempre pronto per essere attivato in poche ore. Qualora si dovessero profilare all'orizzonte nuove nubi, si ripristinerebbero tutti i posti letto, attualmente in disuso, ridimensionando i reparti ordinari che sono tornati alla normalità. Fino a quando non ci lasceremo definitivamente alle spalle la pandemia, l'ospedale rimarrà in assetto di emergenza.



Inoltre, in questa fase, si sta lavorando a ritmi serrati per cercare di reintegrare il personale infermieristico e medico, necessario sia per far fronte a eventuali successive ondate del Covid sia per risolvere l'annoso problema delle carenze di figure professionali accumulate nel tempo. Dopo il reclutamento di 40 infermieri dalla graduatoria concorsuale dell'Asl effettuato nei giorni scorsi e la nomina dei primari di Chirurgia vascolare e Ortopedia, arrivano tre nuovi dirigenti medici di Medicina e chirurgia di accettazione e urgenza. Si tratta di Maria Vittoria Govetosa, Serena Esposito e Ivano Apicella, vincitori del concorso indetto dall'Azienda ospedaliera «San Pio», per i quali è prevista l'immissione in servizio immediata per la necessità di personale medico nei reparti dell'emergenzaurgenza. Qualora qualcuno di loro dovesse rinunciare all'incarico, si procederà con lo scorrimento della graduatoria. Un nuovo tassello importante quello della nomina dei tre medici dell'emergenza, tra i reparti che ha maggiore necessità di personale medico. Rimane, invece, ancora insoluta la questione degli anestesisti che, comunque, mancano sull'intero territorio nazionale. Le radici di questa carenza affondano in un terreno estremamente paludoso e difficile da percorrere in quanto sono legate soprattutto all'assenza totale di programmazione del fabbisogno degli specialisti, in relazione ai posti messi a disposizione per la formazione specialistica. Tuttavia, poiché l'impegno degli anestesisti è molto pesante, rispetto a quello di altri medici, a causa della poca attrattività dovuta anche al trattamento remunerativo, chi raggiunge i requisiti minimi per la pensione, decide di entrare in quiescenza. Quindi, è una carenza difficile da colmare, nonostante la necessità sia diventata ancora più impellente per effetto della pandemia.
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Il Mattino