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Presentato ieri in prefettura il programma sperimentale di Covid screening, attraverso un test su un gruppo di circa 500 operatori delle forze dell'ordine. «L'obiettivo dice il prefetto Francesco Cappetta è di testare una nuova metodologia di accertamento clinico delle positività, messa a punto dalle strutture sanitarie del territorio, in attuazione di un progetto effettuato in collaborazione con la Prefettura. Si tratta di un test molto più attendibile che prevede anche un prelievo venoso per stabilire se ci sono alterazioni dei globuli bianchi nel sangue che possano essere ricondotte al Covid. Lo screening durerà fino al 31 gennaio. È un sistema molto utile e siamo tra i primi capoluoghi a farlo per le unità delle forze dell'ordine che, fin dalla prima fase della pandemia, sono stati subito coinvolti nella lotta contro il Covid».
All'incontro, oltre al padrone di casa, hanno presenziato il questore Luigi Bonagura, i comandanti provinciali dei carabinieri, Germano Passafiume, della guardia di finanza Mario Intelisano, e dei vigili del fuoco Marilisa D'Agostino, il direttore sanitario del «Rummo», Giovanni Di Santo, il direttore amministrativo del Fatebenefratelli Giovanni Carozza, il manager dell'Asl Gennaro Volpe e i medici della clinica San Francesco di Telese.
A illustrare il piano è stato Volpe. «È una campagna di fondamentale importanza dice - che faremo con il personale dell'ambulatorio di Sant'Agata de' Goti. Nasce da una nuova metodologia clinica di rilevazione, in fase di sperimentazione, che rafforza l'affidabilità dei tamponi rapidi attraverso l'esame dell'emocromo, finalizzato a individuare alcune anomalie asintomatiche dei globuli bianchi, spesso associate alla positività al Covid, sia in fase precoce, quando si è infetti da meno di sette giorni, che tardiva, nell'arco dei 21 giorni. Un'attività da percepire anche sotto forma di ricerca per meglio comprendere la corrispondenza delle variazioni dei globuli bianchi.
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Intanto, il sindaco di Morcone Luigino Ciarlo ha scritto una lettera a Volpe e al direttore del distretto Alto Sannio-Fortore Gelsomino Ventucci in cui esprime la preoccupazione di amministratori e cittadini, interpretando anche il sentimento di molte comunità dell'Alto Sannio sulla vicenda delle vaccinazioni anti-Covid che, per quanto si sa allo stato attuale, dovrebbero essere somministrate solo nel comune di San Marco dei Cavoti. «Questo distretto - dice - è, con i suoi 820 chilometri quadrati, uno dei più vasti della Campania ed è caratterizzato da un'orografia montuosa e da una viabilità secondaria antiquata e disagiata. A queste difficoltà logistiche si aggiunge un altissimo tasso di persone anziane con disabilità e di persone fragili che non sono in possesso di mezzi di locomozione per potersi spostare, né esistono mezzi di collegamento tra i comuni dell'Alto Sannio e quelli del Fortore. Per questi motivi, al fine di consentire il buon andamento della campagna vaccinale, chiediamo che si intervenga presso le autorità regionali affinché i vaccini siano somministrati anche presso le sedi distrettuali di San Bartolomeo in Galdo e di Morcone, oltre che a San Marco dei Cavoti».
Ancora un decesso al Rummo. A perdere la battaglia contro il virus, una 89enne di Apice in degenza nel reparto di Medicina d'urgenza sub intensiva. Sono 189 i decessi dall'inizio della pandemia, 163 da agosto (127 i sanniti). Sono 53, invece, i ricoverati. Ieri ricoverate altre cinque persone e sono saliti a sette i pazienti in Terapia intensiva. Quattro i guariti. Sono 25, invece, i nuovi positivi censiti dall'Asl su 449 tamponi analizzati. Tra i 27 guariti c'è il sindaco di Bucciano, Domenico Matera, che ha annunciato la sua guarigione attraverso i social. Una decina di giorni fa ha perso il padre per il Covid. «Dopo 30 interminabili giorni scrive in un post posso comunicarvi la mia guarigione. Lunedì mattina ho effettuato l'ennesimo tampone molecolare e, nella giornata di ieri, l'Asl ha refertato la negatività al Covid. Sono stati giorni di paura e di tensione in cui mi siete stati vicini. Ringrazio tutti per l'incommensurabile mole di affetto, stima, vicinanza e amicizia che avete dimostrato a me e alla mia famiglia in un momento così difficile».
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Il Mattino