Dalla Nigeria a Baselice, i migranti Amen e Juliet si sono sposati

Il sindaco: «Indescrivibile la gioia che si prova»

Dalla Nigeria a Baselice, i migranti Amen e Juliet si sono sposati
Erano partiti da un villaggio nigeriano Amen e Juliet e, dopo il lungo viaggio della speranza, erano giunti in Italia, ospiti del Sai di Baselice. Una storia a lieto fine, visto...

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Erano partiti da un villaggio nigeriano Amen e Juliet e, dopo il lungo viaggio della speranza, erano giunti in Italia, ospiti del Sai di Baselice. Una storia a lieto fine, visto che la scorsa settimana, Amen e Juliet hanno coronato il loro sogno. Quello di sposarsi e mettere su famiglia nel cuore del Fortore.

Grazie al lavoro degli operatori del Sai, guidati da Pellegrino Iuliano, la storia dei due giovani diventa un modello per la buona accoglienza. Migranti che riescono a integrarsi, superando barriere culturali, religiose, formando nuove famiglie. «Indescrivibile la gioia che si prova nel vedere gli sguardi di Amen e Juliet pieni di emozione dice il sindaco Lucio Ferella, che l'altro ieri ha unito i due giovani in matrimonio con rito civile -. Non ho potuto fare a meno di nascondere una certa emozione nel vedere una bella e sorridente coppia che realizza uno dei loro sogni più importanti. Mi piace pensare che il segreto del loro sorriso sia racchiuso nell'accoglienza ricevuta dai nostri operatori del centro e da tutta la comunità baselicese».

Sicuramente, il lavoro svolto nel Sai ha contribuito a garantire quella serenità che i due giovani hanno trovato proprio nel centro fortorino. Per Iuliano si tratta di un «modo ordinato» nel gestire il fenomeno accoglienza, sottolineando che «i nostri ospiti vengono accolti e avviati alla loro integrazione con la comunità ospitante, partecipano a corsi di italiano. Vengono inoltre introdotti nel mondo del lavoro attraverso percorsi formativi».
Forse, Amen e Juliet non immaginavano di potersi mettere alle spalle povertà, stenti, guerre e trovare le condizioni per poter pianificare il matrimonio. Un sogno che oggi è diventato realtà, nel segno dell'accoglienza.

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Il Mattino