A differenza di un mese fa, stavolta non ha reagito a caldo. Non è facile metabolizzare un colpo al mento come una mancata rielezione a deputato, che sino alla vigilia...
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In quanto al futuro prossimo, De Girolamo ritiene opportuno, in questo momento di grandissima confusione, ritagliarsi dei giorni «per riflettere e decidere, con calma, il da farsi». «Una cosa è certa conclude -, Nunzia, la vostra Nunzia, tornerà più forte e decisa di prima». Una promessa che sa tanto di sfida, nonché un avvertimento: se qualcuno immagina che il mancato ritorno a Montecitorio possa indurla al ritiro dalla politica, è bene che sappia di essere fuori strada, la riorganizzazione di Forza Italia dovuta anche all'inevitabile fusione con Mastella ed i mastelliani, la vedrà sicuramente protagonista. In questi due giorni, è evidente, ha avuto contatti con i vertici del partito e, se un mese fa era sbottata dagli schermi di La 7, denunciando che le liste erano state cambiate nella notte e lei, che aveva avuto la certezza da Silvio Berlusconi di una candidatura sicura in Campania, solo in extremis aveva scoperto di essere stata silurata. Pur febbricitante, era volata ad Arcore per chiedere conto, risultato del viaggio, il recupero del collegio al posto della Gelmini. A De Girolamo, però, non basta. Va a «L'aria che tira» e spara fendenti: «La notte di domenica chiamo Gregorio Fontana per chiedergli di controllare le liste. Ieri a mezzogiorno lo chiamo di nuovo per chiedere di Zinzi, un altro candidato, ma Fontana sento che va nel panico. Mi richiama: Torna al partito. Non so cos'è successo, non sei più la prima sei la seconda mi dice. Io l'ho avuta la copia in cui ero prima (e la mostra in diretta, ). Qualcuno ha sbianchettato, non lo so. Io voglio individuare il responsabile, chiederò ai miei legali». Poi, opta per un silenzio responsabile, la campagna elettorale è ormai lanciata, non è il caso di alzare polveroni. Lo stesso vale oggi: bastano i ringraziamenti, per il resto è meglio riflettere.
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Il Mattino