L'artista della ceramica e lo stemma donato all'Arma

l'iniziativa carabinieri
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BENEVENTO - «Una riproduzione in ceramica che rappresenta il nostro casato, che appartiene all’arma dei carabinieri e ad ogni militare, motivo di orgoglio e fierezza che concepiamo come simbolo di appartenenza. Ci tenevo a condividere con quanti ci affiancano nel nostro lavoro e percorso di vita sul territorio». Così il capitano Armando De Marco, comandante della locale compagnia dei carabinieri, ha commentato la cerimonia inaugurale con la posa dello stemma araldico dell’arma a S. Bartolomeo in Galdo, realizzato su ceramica e donato dall’artista sannita Sabrina De Ieso. Si tratta della riproduzione del glorioso emblema araldico, che ha elevato i carabinieri a rango di forza armata. Presente, oltre all’associazione nazionale carabinieri e sacerdoti locali, il parroco di S. Bartolomeo don Gianluca Spagnuolo, che ha impartito la benedizione. Con loro anche il presidente della comunità montana del Fortore e sindaco di Ginestra, Zaccaria Spina, che ha definito l’opera e il simbolo «motivo di coesione attorno a una raffigurazione densa di significato». Presenti il direttore del distretto sanitario Alto Fortore, Mino Ventucci, e la dottoressa Cristina Lucarelli. Il sindaco Carmine Agostinelli ha sottolineato «come lo scudo e ciò che rappresenta sia in aderenza con l’impegno e il senso di legalità che la benemerita esprime quotidianamente». Ricordato anche l’ideatore dell’iniziativa, il compianto Nazzareno Zembla. Presente la figlia Valeria.
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Il Mattino